In Sardegna un coordinamento a supporto della candidatura di Gianni Cuperlo alla segreteria PD

La candidatura di Gianni Cuperlo alla segreteria PD.

Si è costituito anche in Sardegna il coordinamento regionale a supporto della candidatura di Gianni Cuperlo quale segretario del Partito Democratico. Il congresso, secondo gli aderenti, è l’occasione per dare vita a un nuovo PD.

“Un partito che deve riconquistare credibilità e fiducia tra le cittadine e i cittadini, in particolare tra quelle e quelli di sinistra. Questa ‘costituente’ non può concludersi con le primarie ma deve utilizzare questa prima fase come l’inizio di un percorso che riporti il partito a dialogare all’interno e all’esterno, con umiltà. Promessa democratica propone di ripartire dal basso con dei ‘Comitati per l’Alternativa‘ perché l’opposizione, soprattutto in questo periodo storico, non può e non deve essere demandata alle sole istituzioni, il dibattito dovrà percorrere il paese”, affermano i responsabili.

“Si è reso evidente che senza la sinistra semplicemente il PD non esiste, senza la sinistra il PD smarrisce le ragioni della sua fondazione e perde motivazione per la sua esistenza. Promessa democratica oggi, in una fase costituente del PD, pone al centro del dibattito la giustizia sociale, l’istruzione e la formazione lungo l’arco della vita, lo sviluppo sostenibile e il dibattito sui cambiamenti climatici”, proseguono.

Promessa democratica ritiene che vada superato il Jobs Act per contrastare precarietà e disuguaglianze e che vada affrontato il tema del salario minimo legale perché si restituisca dignità al lavoro, inteso anche come strumento e mezzo per l’emancipazione economica e sociale di ogni persona. Tutto questo con una posizione intransigente sui beni comuni e sull’etica pubblica contro ogni illegalità e corruzione.

“Per ritrovare energia e spirito di comunità è necessario ripartire dalle nostre comunità democratiche e restituire alla rete dei circoli, i alle iscritte e iscritti il senso profondo e l’importanza della partecipazione, con tutti gli strumenti a disposizione e gli altri che decideremo insieme, alle scelte politiche come alla selezione della nostra classe dirigente. È necessario affermare con forza il principio secondo il quale il segretario e la segretaria del nostro partito sono scelti da chi, iscrivendosi, fa una scelta di impegno attivo mantenendo le primarie aperte per la scelta del candidato premier. Serve restituire tutta la dignità e la bellezza dell’impegno militante. Serve un profondo rinnovamento del Partito Democratico che valorizzi la propria adesione al Partito del socialismo europeo anche attraverso un’azione che possa aiutare il PSE a compiere lo stesso percorso di rinnovamento. Ci siamo messe e messi in cammino con una buona dose di umiltà, per noi un nuovo PD rimane decisivo per il futuro della sinistra. La sinistra ha già concesso troppo al leader solo e salvifico”, concludono.

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