Rischio chiusura per le guardie mediche della Sardegna: la petizione

Una petizione contro la chiusura delle guardie mediche in Sardegna.

La tutela della salute della popolazione sarda è a rischio perché nel prossimo Accordo Integrativo Regionale della Sardegna per la medicina generale l’attuale Giunta Regionale intende accorpare e ridurre enormemente il numero delle Guardie Mediche in Sardegna (da 191 a  circa 50) con turni per i medici di circa 4/6 ore e chiusura del servizio a mezzanotte, per queste ragioni abbiamo promosso una petizione popolare che in un giorno ha raccolto 1.200 firme. Lo sostiene Luciano Congiu, segretario regionale del SMI (Sindacato medici italiani) Sardegna.

“Il Governo Regionale, in questo modo,  intenderebbe chiudere il 78% delle Guardie Mediche della Sardegna a mezzanotte. Questo porterà di fatto allo smantellamento del servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica). Le conseguenze saranno  che ovunque (come già succede in Lombardia), a cominciare dalle zone più disagiate, si  perderà, progressivamente, un servizio essenziale per la popolazione sarda che verrà così costretta a ricorrere al 118 e ai Pronto Soccorso Ospedalieri  che sono già in crisi, con la fuga dei medici dalle zone più sfavorite della regione, dalla medicina del territorio e dal servizio pubblico. Si creerà una situazione nella quale sarà irrealizzabile che i pochi medici in servizio, possano effettuare, su ambiti territoriali così estesi, anche le visite domiciliari”, afferma Congiu.

“Ne conseguirà che ovunque, ma soprattutto in molte zone disagiate o disagiatissime, verrà meno l’unico riferimento sanitario per la popolazione, che sarà costretta a ricorrere al 118 o direttamente ai Pronto Soccorso, con un fenomeno a cascata e sovraccarico lavorativo su altri comparti, inclusi i medici di famiglia. Per fare un esempio, per una Guardia Medica di Decimomannu  che rimarrà aperta h24 chiuderanno, invece, a mezzanotte le guardie mediche di: Elmas, Assemini, Uta, San Sperate, Siliqua, Villasor, ecc.”.

“Chiediamo, per queste ragioni, la firma di tutti i cittadini  per salvaguardare la Continuità Assistenziale (guardia medica), preservare la sua attività per l’intero orario consueto (notturno, prefestivo e festivo) e garantire alla popolazione questo indispensabile servizio della medicina del territorio. Si può firmare su Change.org (di seguito il link: https://chng.it/vpKG4Njr) o presso gli ambulatori dei medici di famiglia”, conclude.

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