Varianti e nuovi sintomi, così il Covid ci colpisce adesso

coronavirus Sardegna

Le nuove varianti Covid.

Lo stato d’emergenza si è concluso il mese scorso, ma il Covid continua a mutare, incurante delle disposizioni governative. Sono diverse infatti, le sfumature e i sintomi che cambiano da variante a variante. Così, da Omicron a Xe, Xj e Xf, il virus colpisce anche lo stomaco e l’intestino provocando nausea, ma anche dolore all’orecchio e vertigini.

La variante Omicron.

La variante Omicron, scoperta lo scorso 24 novembre, ha cambiato lo scenario pandemico. Soltanto il 17% dei contagiati ha dichiarato di aver perso gusto e olfatto rispetto al 53% di quelli che sono stati contagiati dalla variante Delta. Causa altresì mal di gola con difficoltà nella deglutizione, tanto da far pensare che la respirazione possa esser compromessa. Tuttavia non si replica nei polmoni, ma resta nella parte alta della trachea. Questo il motivo per il quale è più contagiosa.

Variano i sintomi del Covid.

Il mese scorso sono state scoperte alcune varianti ibride. A partire da Deltacron, una combinazione tra la Delta e l’Omicron, che lo rende un virus ricombinante. I sintomi variano da persona a persona e generalmente durano pochi giorni in chi è vaccinato, mentre chi non ha ricevuto le inoculazioni può sviluppare forme più gravi come febbre, tosse, dolori muscolari, difficoltà respiratorie, affaticamento, senso di malessere generale, congestione o naso che cola, mal di testa, starnuti, mal di gola e perdita del gusto o dell’olfatto, oltre a disturbi gastrointestinali.

Arriva l’Omicron 2.

Da metà marzo la variante predominante a livello mondiale è la Omicron 2. Tra i sintomi principali vi sono la nausea, la diarrea, il vomito, il dolore addominale, il bruciore di stomaco e il gonfiore. Sintomi cui spesso si associano al naso che cola, la febbre, il mal di testa, stanchezza con dolori muscolari, starnuti e mal di gola.

Le nuove varianti Xe, Xj e Xf.

La variante Xe, isolata in Gran Bretagna, insieme alle varianti italiane Xj e Xf, sono una ricombinazione di Omicron e Omicron 2. Non sono più aggressive o mortali di altre, ma presentano una maggiore contagiosità, di almeno il 10%. I sintomi sono sempre costituiti da febbre, tosse continua, perdita di olfatto e gusto, fiato corto, sensazione di stanchezza, dolori muscolari generalizzati, mal di testa, gola infiammata, naso chiuso, perdita di appetito e diarrea.

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