Calcio, il Cagliari si gioca il tutto per tutto a Bari, i tifosi della Gallura col fiato sospeso

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I tifosi di calcio della Gallura col fiato sospeso per la partita del Cagliari.

I tifosi di calcio della Gallura col fiato sospeso per il Cagliari, che tra poche si giocherà le ultime chance di accedere alla Serie A nella partita da “tutto per tutto” contro il Bari allo stadio San Nicola.

Contro i pugliesi Ranieri dovrebbe schierare il rientrante da squalifica Dossena in difesa, al centro insieme a Obert, in panchina all’andata. Confermati Zappa e Azzi rispettivamente in fascia destra e sinistra. Centrocampo confermato rispetto all’andata, con Deiola basso davanti alla difesa, Nandez e Makoumbou mezzali, e Mancosu dietro le punte, che oggi dovrebbero essere Prelec e Lapadula.

Il Cagliari è chiamato a riscattare la deludente prova dell’andata, dove soltanto nei primi 20 minuti di gioco ha dato l’impressione di poter vincere, subendo il ritorno del Bari nei restanti minuti, prima del pareggio dei pugliesi a tempo scaduto.

“Il Cagliari ha dimostrato nella partita di giovedì che giocando può mettere in difficoltà il Bari – afferma Marco Piemonte, dirigente del San Teodoro-Porto Rotondo -. Ce la può fare e Ranieri è più esperto di Magnani nel gestire questi momenti. Forza Cagliari”. Per Paolino Cossu, nato a Calangianus e residente a Tempio, ex presidente del CalangianusDifficile fare un pronostico, però anche se partiamo sfavoriti spero sempre nel cuore rossoblu”. “Le sensazioni sono buone, se il Cagliari gioca come sa – afferma Max Carta del Cagliari Club Santa Teresa Gallura, artigiano di 41 anni -, possiamo fare il colpaccio al San Nicola. Poi per me essere arrivati lì è già una vittoria, grazie al mister Ranieri è tornato l’entusiasmo nei cuori rossoblu”. “Quel gol al 96esimo ci ha tagliato le gambe – afferma Alberto Areddu, presidente 41enne dello Sporting Paduledda -. Bastava che Altare accompagnasse il giocatore del Bari verso la linea di porta e non sarebbe successo nulla. Anche perché quella palla era innocua. Questa sera la vedo molto più dura ma mai dire mai, il pallone è tondo. Sarebbe bello rovinare la festa a 58.000 persone, ma sarà molto difficile. Per il prossimo anno ci vorrebbe Ranieri dall’inizio più qualche innesto”. Per Pier Luigi Mannoni, presidente della San Giorgio Perfugas, imprenditore 45enne di Valledoria (lo sappiamo, non è in Gallura) – “Il Cagliari oggi deve fare il Cagliari, giocare alla morte ogni palla, perché abbiamo le carte per vincere. A Bari sono in 60mila oggi, da sportivo e tifoso dico che finirà 0 – 2 per noi”.

Giovanni Urgeghe, ingegnere 51enne di Palau, era allo stadio giovedì per la gara di andata: “Spero abbiano recuperato fisicamente, nel secondo tempo li ho visti sulle gambe. Ranieri dovrebbe imbrigliare tatticamente il Bari. Giovedì abbiamo sofferto troppo in mezzo al campo e sulla destra, lato Zappa”. “Secondo me sarà davvero tosta, 0 a 1 di Lapagol”, afferma lapidariamente Gian Franco Scampuddu, verniciatore 31enne di Calangianus. “

Per Omar Asara, artigiano edile 46enne di Olbia, “Il Cagliari deve avere pazienza e giocare spensierato, ha i mezzi per poterla vincere. La differenza la farà mister Ranieri. Forza Cagliari”. “Non dovevamo arrivare ai playoff in quanto bisognava esonerare prima Liverani – afferma Andrea Depperu, tifoso 61enne di Olbia -. Io per stasera ci spero tantissimo in quanto a Bari stanno già festeggiando la promozione e come a volte la storia insegna, è meglio festeggiare dopo la vittoria, non prima. Per me sarà sempre “forza Cagliari”, in qualsiasi categoria”.

“In virtù della gara di andata, il Cagliari ha l’obbligo della vittoria per credere nel sogno della A – afferma Marco Locci, collaboratore di Cagliari1920news -. Mi aspetto una partita di calcio impegnativa dove il Cagliari dovrà gettare il cuore e la testa oltre ogni ostacolo. Comunque vada fiero di questi colori. Il Bari sente la vittoria già in tasca. Ma mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Dovremmo sfruttare la loro bolgia in energia positiva per noi, che potrebbe rivelarsi arma a doppio taglio”. Per Oscar Masala, tifoso del Cagliari lurese ma residente a Tempio, “Il Cagliari deve affrontare la partita come se fosse una finale secca in campo neutro. Sono convinto – afferma – che a quel punto può vincere la partita. Rispetto per il Bari ma non è il Real Madrid“. Per Matteo Carta, 21enne tecnico presso l’aeroporto di Olbia, “Ci vogliono solamente grinta e voglia di dare l’anima. Il risultato è solamente una conseguenza dell’impegno che metteranno nella gara”.

“Innanzitutto bisognerebbe capire come stiamo fisicamente perché mentalmente credo che i giocatori non abbiano necessità di trovare gli stimoli giusti – afferma Igor, 38enne di Berchidda e responsabile commerciale in una concessionaria auto ad Olbia -. E’ una finale e dobbiamo giocarla per vincerla. Non aver paura di attaccare, ma rispetto all’andata essere più cinici sotto porta. Con il rientro di Dossena in difesa potremo essere più forti e spero comunque di poter contare su Nandez e Mancosu. Il Bari in casa è più permissivo, ma oggi saranno spinti dal pubblico, non sarà facile e devo essere sincero ho molta meno ansia rispetto alla gara d’andata, come se avessi poca convinzione. Arriviamo da un percorso di 20 partite con una rincorsa al terzo posto lunga e dispendiosa a livello mentale + 4 partite di playoff nervose. Se giochiamo come con il Parma all’andata potremo farcela, ma ripeto, secondo me fisicamente siamo un po’ scarichi e il Bari è squadra che ti fa correre”.

Insomma, tra gli appassionati di calcio galluresi, in particolare quelli tifosi del Cagliari, prevale nettamente l’ottimismo. La tensione è già altissima, e in queste poche ore che ci separano dalle 20:30, in tanti, in Gallura, stanno facendo gli ultimi preparativi per cenare incollati al televisore tifando per il Cagliari.

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