Calcio, il Cagliari ricorda Gigi Riva ma perde contro il Torino

Cagliari Torino - Foto Cagliari CalcioCagliari Torino - Foto Cagliari Calcio

Il Cagliari perde 1 a 2 contro il Torino.

E’ una serata densa di emozioni quella che vede il Cagliari affrontare il Torino nella prima partita dopo la morte di Gigi Riva. La partita arriva dopo 4 giorni che hanno destabilizzato l’ambiente cagliaritano, con l’improvvisa scomparsa dell’eroe dello scudetto rossoblu, il funerale e pochissimo tempo per prepararela gara. I rossoblu perdono 1 a 2, non riuscendo a dedicare una vittoria a Riva.

Il Cagliari si riscalda con una maglia che evoca la maglia della stagione ’69/’70, e gioca senza sponsor, col numero 11, quello che fu di Riva, sul petto. Emozionante il minuto di raccoglimento per Gigi Riva prima del fischio iniziale, con l’intero pubblico dell’Unipol domus in piedi e il “Silenzio” suonato in curva sud.

Primo tempo.

Lunga fase di studio delle due squadre, si arriva velocemente all’11 minuto. La curva nord srotola due mega striscioni con una citazione di Riva: “Oggi so che invece era un destino. So che sto andando a casa mia”, si ferma il gioco: è un inchino dell’intero stadio alla leggenda Gigi Riva, il n.11 del Cagliari annunciato dallo speaker nella formazione iniziale. Un altro momento di forte emozione.

In precedenza, al 9′, entra Prati per sostituire Sulemana, infortunato. È un po’ come se la partita stesse iniziando dopo l’omaggio a Riva. Intorno al quarto d’ora il pressing alto del Torino mette in difficoltà i rossoblù, che ripiegano in fase difensiva senza mostrare particolare affanno. Al 22′ passa il Torino, grande azione di Bellanova sulla destra, Zapata anticipa Zappa al centro e il pallone va in rete. Il Cagliari abbozza una reazione al 25′, ma il Torino sbroglia la situazione. Un minuto dopo pericolosa incursione di Jankto in area, ma sbaglia il cross. Subito dopo il tiro di Dossena , fermato dalla difesa del Torino, che spazza. Al 28′ Scuffet blinda la porta del Cagliari, negando il 2 a 0 al Toro.

Al 33′ Jankto di testa indirizza il pallone verso la porta, ma è troppo lento e viene spazzato via. Due minuti dopo ancora Jankto, solo davanti a Milinkovic Savic, fallisce l’appuntamento col gol. “Vinci per Gigi” urla la curva del Cagliari. Al 39′ Scuffet in uscita blocca Zapata ed evita ancora una volta il raddoppio del Torino. Al 41′ Scuffet con una doppia parata salva ancora il Cagliari, impedendo l’autorete di Wieteska. Poi Petagna lancia Jankto, che raggiunge il pallone in area e tira, trovando la risposta del portiere granata. E’ 46′, il Cagliari recimina per un presunto rigore per fallo di mano non concesso dall’arbitro. Al 47′ Ricci si libera di Wieteska e segna lo 0 a 2 del Torino.

Secondo tempo.

All’inizio del secondo tempo Ranieri manda in campo Pavoletti e Viola al posto di Hatzidiakos e Jankto. Ma è subito il Torino a rendersi pericoloso con una incursione di Vlasic. Il Cagliari spinge. Zappa di testa su calcio d’angolo manda di poco alto. Giocata illuminante di Makoumbou sulla trequarti difensiva, Azzi raggiunge il pallone quasi sul fondo e mette al centro, ma Petagna e Pavoletti sono in ritardo. Al 57′ Viola crossa dalla trequarti, Pavoletti colpisce di testa, ma il portiere del Torino para senza difficoltà. Tre minuti dopo Viola tira in porta e guadagna un angolo. Siamo già al 62′, Nandez ruba il pallone, lancia Petagna, che solo in area, da posizione defilata, indirizza il pallone verso la porta trovando l’opposizione del portiere ospite.

Al 66′ è il Torino a impegnare Scuffet nell’ennesima parata. Sul capovolgimento di fronte Prati tira dalla distanza, ma il portiere del Torino non si fa sorprendere. Un minuto dopo Dossena di testa, su calcio d’angolo, impegna Milinkovic Savic. Sul terzo angolo consecutivo Pavoletti non impatta bene col pallone e scupa un’ottima occasione. Entrano Lapadula e Augello per Nandez e Azzi. E’ il 76′, Viola riceve al limite sinistro dell’area, tiro a girare sul palo lontano, ed è l’1 a 2 del Cagliari. Subito dopo Lapadula si avventa sul pallone in area torinese, ma il tiro va fuori di poco. Il portiere del Torino viene ammonito per perdita di tempo.

Il Cagliari ci crede, Viola su punizione non impensierisce il portiere del Torino, nulla di fatto. Pavoletti ruba il pallone e lo mette al centro: angolo. Il Torino soffre. Ancora Pavoletti tira in porta, Milinkovic para. Ancora Pavoletti, al volo, ma è fuori. Sono 5 i minuti di recupero, al primo passa il Torino con Pellegri, appena entrato, ma è fuorigioco. Lapadula al 96′ tira in porta da due passi, respinto in angolo. Sull’angolo lo stesso Lapadula tira a colpo sicuro, ma la difesa respinge. Il Cagliari sta schiacciando il Torino, ma non basta il tempo e l’arbitro fischia la fine.

I due volti del Cagliari.

Nel primo tempo un Cagliari veramente brutto subisce il Torino, e in particolare la veemenza di Zapata, che arriva sempre prima dei difensori rossoblu. Nonostante anche il Cagliari abbia diverse occasioni per passare con Jankto, il fatto di giocare con una sola punta e 5 difensori mette il Torino in condizione di gestire costantemente il pallone.

Ripresa più equilibrata con Pavoletti e Viola, che entrando a partita iniziata è sempre più incisivo, in campo. Con l’ingresso di Lapadula è il Cagliari a dominare la partita, pur senza un preciso impianto di gioco. L’impressione è che servissero punte esterne veloci come Luvumbo per scardinare la difesa del Torino. Mentre Pavoletti e Petagna esterni – e fuori ruolo – col solo Lapadula centrale non hanno potuto incidere come lo avrebbero fatto sottoporta da punte centrali.

I tifosi della Gallura: “Ranieri ha sbagliato la formazione e servono giocatori di A”

Per i tifosi della Gallura i principali problemi che hanno portato alla sconfitta del Cagliari sono due: l’assenza di giocatori da Serie A e la formazione iniziale sbagliata.

Duro il commento di Mauro Coppadoro, responsabile della comunicazione dell’Ilvamaddalena: “Oggi l’ha persa Ranieri. Formazione iniziale totalmente errata: tutti dietro, con cinque difensori, una sola punta, senza Prati, senza Viola. Un sudicio, campo e iniziativa lasciati agli avversari, e solo grazie a Scuffet non si è andati all’intervallo sotto di 4/5 gol. Nel secondo tempo un’altra partita, e pari sfiorato, con uno schieramento ovvio, dopo i cambi.
Se la squadra avesse giocato dal primo minuto con la formazione del secondo tempo avrebbe conquistato probabilmente i tre punti.
Sono un grande estimatore di Ranieri, ma oggi ha sbagliato tutto. Hai tre punte “sane” e inizi con una sola titolare, la meno tecnica, che gioca solo spalle alla porta per fare la sponda. A chi? A… Jankto“.

Per Marco Piemonte, dirigente del Porto Rotondo Academy, “Bisogna giocare con due punte, con una si soffre troppo e rimaniamo sotto pressione e con la difesa che abbiamo non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo giocare per attaccare perché a difendere non siamo capaci”. “È mancata la voglia di lottare sin dal primo minuto. Formazione troppo “timida”. Costruita certamente non per chiudere nella propria metà campo il Toro. Siamo allo sbando”, afferma Marco Portas da Sassari.

Per Antonio Paolo Vincentelli, presidente del Cagliari club di Santa Teresa Gallura, ancora scosso per la morte di Gigi Riva, “Con Pavoletti Lapadula e Viola è stato un altro Cagliari. Però non possiamo regalare un tempo ad ogni squadra che affrontiamo. Non dovremmo concedere nessun vantaggio, e schierare dal primo minuto i giocatori più forti. Stimiamo talmente tanto Ranieri che non riusciamo proprio a comprendere perché non vengano schierati dall’inizio almeno uno dei due tra Pavoletti e Lapadula. In difesa il greco non si è ancora ambientato ed è spesso in ritardo anche di idee. Potrebbe entrare a partita iniziata, ma sarebbe meglio dare più fiducia ad Obert o Di Pardo.
Speriamo tanto che la prossima partita, Ranieri tiri fuori dal cilindro qualche magia perché abbiamo fame di riscatto e lo dobbiamo al nostro eroe Gigi Riva“.

Per Marco Locci, addetto stampa del Porto Cervo, “È mancata la luce. Sappiamo che questa squadra ha dei limiti da tempo, doveva essere la partita del riscatto soprattutto per Gigi Riva, invece continua a giocare con 3 centrali in difesa, aldilà degli interpreti. Giocatori fuori ruolo e poi Viola, perché non dall’inizio? Servono rinforzi e lo sanno anche i muri, in ogni reparto, soprattutto in difesa, Scuffet non può parare sempre tutto”.

Un coro di disapprovazione anche da Marco Scano di Olbia, Sebastiano Correddu di Anela, concordano tutti e due su un punto: servono rinforzi di Serie A. “Squadra tecnicamente inadatta alla serie A – afferma Correddu -. È brutto, ma è necessariodire che anche Ranieri sta clamorosamente sbagliando formazione e cambi”.

Per Megy Pola di Tempio, “In questa squadra la qualità dei giocatori non è all’altezza, tranne che per alcuni. Secondo il mio modesto parere da ex presidentessa di una squadra di calcio, in difesa facciamo acqua da tutte le parti. In attacco, purtroppo, troppi infortuni. Per me gli unici buoni giocatori sono Lapadula, che non è in forma, e Luvumbo. Bisogna che Giulini rinforzi la squadra, altrimenti sono guai”.

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