L’Olbia beffato negli ultimi minuti torna da Arezzo a mani vuote

un gol all’88esimo decide la partita.

Un tormentone che non ci piace. L’Olbia sforna ancora una volta una prestazione di livello assoluto ma, senza neanche capire come, torna a casa a mani vuote. È successo di nuovo, stavolta ad Arezzo, in uno stadio e con una tifoseria da categoria superiore, i bianchi di mister Filippi, con un Ragatzu out per stato febbricitante, giocano all’arrembaggio e con modi decisamente più convincenti di un avversario che, forte dei suoi 46 punti, conferma il proprio stato di grazia stagionale riscuotendo nuovi crediti dalla dea bendata, che all’88’, su azione da corner, premia la zuccata di Burzigotti che vale i tre punti. 

Un copione beffardo, che l‘Olbia avrebbe ha avuto l’occasione di variare più e più volte nel corso della gara. Dove la difesa, sincronizzata al millesimo di secondo, ha sbagliato meno di niente e il centrocampo, orchestrato dall’esordiente (dal primo minuto) Gemmi e caricato da un Biancu in versione 3.0 che pennella giocate e sfiora il gol su punizione (miracolo di Pelagotti) e da un Vallocchia a dir poco tuonante, ha straripato sul quartetto amaranto, tenuto in vita soltanto dalla generosità di Serrotti. In avanti, poi, Ogunseye e Ceter hanno letteralmente fatto venire gli incubi alla legnosa coppia difensiva Pinto-Burzigotti, apparsa spaesata e timorata al cospetto di una forza tecnica e fisica del duo d’attacco. 

Con il colombiano ancora una volta protagonista di azioni mirabolanti che, tuttavia, si fanno purtroppo ricordare per la mancanza di cinismo nel loro epilogo. È successo nel primo tempo, al 23′, quando, scappato via a un Pinto in totale affanno, ha sparato addosso a Pelagotti da posizione ravvicinata. Ed è successo, stavolta in maniera ancora più marchiana, al 63′ quando, messo a tu per tu con il numero uno aretino da un Ogunseye ispiratissimo, ha avuto l’occasione delle occasioni per portare l’Olbia davanti. La palla, però, non ha centrato lo specchio e tutti gli sforzi profusi nei minuti a seguire per rendere meritocratico un risultato bugiardo in corso d’opera e bugiardissimo a fine partita sono sfumati nella vanità. 

Da mangiarsi le unghie, da mangiarsi le mani. Arezzo-Olbia, gara valida per la 28ª giornata, alla fine è un’altra partita in cui dobbiamo mandare giù una massiccia dose di veleno. Perché se già il pareggio avrebbe fatto storcere il naso, la sconfitta non lascia altro che un profondo senso di ingiustizia. Unitamente, però, a una certezza: se si perde, significa che si può e si deve fare ancora meglio. 

TABELLINO
Arezzo-Olbia 1-0 | 28ª giornata 

AREZZO: Pelagotti, Luciani (61’ Zapella) , Pinto, Burzigotti, Sala, Buglio (61’ Benucci), Serrotti, Rolando (73’ Basit), Foglia, Cutolo (83′ Choe), Brunori (73’ Persano). A disp.: Bertozzi, Sereni, Zini, Salifu, Tassi, Borghini. All.: Alessandro Dal Canto 
OLBIA: Marson, Pinna, Bellodi, Iotti, Pisano, Vallocchia, Gemmi (76′ Muroni), Biancu, Peralta [76′ Pennington (90′ Maffei)], Ceter, Ogunseye. A disp.: Van der Want, Romboli, Pitzalis, Cusumano, Dalla Bernardina, Muroni, Senesi. All.: Michele Filippi
ARBITRO: Eduart Pashuku (Albano Laziale). Assistenti: Di Giacinto (Teramo) e Micaroni (Chieti)
MARCATORI: 88′ Burzigotti
AMMONITI: 24’ Pinna, 40’ Ceter
NOTE: Recupero: 2’ pt, 4′ st

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