Scambio di accuse a Tempio sulla situazione dell’ospedale

Il consiglio comunale di Tempio.

Un consiglio comunale lungo e intenso, quello che si è svolto a Tempio venerdì 4 febbraio, con la partecipazione di quasi 20 ospiti tra sindaci del territorio, il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, il direttore generale dell’Asl Olbia Marcello Acciaro con il direttore sanitario Raffaele De Fazio, il presidente della conferenza socio sanitaria, nonchè sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda e l’assessore regionale Andrea Biancareddu per parlare di un solo punto all’ordine del giorno, ovvero la questione sanitaria e le condizioni dell’ospedale Paolo Dettori.

Non sono mancati gli scontri tra la maggioranza e l’opposizione, le rivendicazioni del lavoro svolto, le illustrazioni da più parti delle precarie condizioni dell’ospedale tempiese. I primi interventi sono stati quelli di Acciaro e De Fazio, collegati da remoto, insediati appena venti giorni fa e che più volte hanno rimarcato la necessità di “vedere i numeri” prima di potere proporre modifiche e soluzioni, tuttavia non è mancata anche la volontà di “coinvolgere i sindaci nelle decisioni dell’azienda” e la necessità di un “coordinamento tra la parte politica e la parte tecnica” per una migliore programmazione e gestione del servizio sanitario. Tuttavia i due rappresentanti dirigenziali dell’Asl hanno presto abbandonato l’assemblea per precedenti impegni, il primo entro la prima mezz’ora, il secondo dopo poco la prima ora di lavori.

Gli appelli all’unità.

Tra i rappresentanti del territorio è stata frequente una quasi disperata richiesta di unità, tanto fra i vari sindaci, quanto tra le maggioranze e le opposizioni di tutti i consigli comunali, per portare avanti un lotta comune in difesa del diritto alla salute. I primi inviti in tal senso sono arrivati dal sindaco di Bortigiadas Nicolò Saba, che ha anche richiesto azioni più forti e soprattutto, l’individuazione di un momento preciso a cui tornare in termini di spesa pubblica sanitaria, antecedente alla revisione della spesa.

Forte intervento anche quello espresso dal vice sindaco di Aglientu Marco Demuro: “Ho sentito parlare di numeri, quando le persone hanno iniziato a essere considerate dei numeri è nato il problema. Bisogna tamponare subito e reistituire subito tutte le forme base di assistenza”, ponendo poi la sua attenzione soprattutto su anziani e situazioni maggiormente fragili e chiedendo “a tutti di essere uniti su questo, senza distinzioni di maggioranza e minoranza“.

Ma è stato soprattutto dopo gli scontri tra i gruppi consiliari di Tempio, con interventi incrociati di maggioranza e minoranze che gli appelli all’unità si sono fatti più forti, in particolare da parte di Nicola Mutzu, sindaco di Aggius che si chiede se “almeno su argomenti vitali sulla sanità sia possibile non dividersi, lasciare a casa le proprie posizioni e esercitare un ruolo più incisivo per la soluzione del problema”. “C’è bisogno dell’apporto di tutti, io qua ho visto un consiglio spaccato, sguardi se non in cagnesco, di sfiducia gli uni negli altri” è stato il duro commento di Mutzu.

Le conclusioni.

Lungo e approfondito l’intervento di Andrea Biancareddu sulle varie manovre adottate per cercare di garantire la sopravvivenza dell’ospedale, durante il quale ha chiarito la sua posizione sulla trasformazione del Paolo Dettori in un ospedale di comunità, capace solo di trattamenti cronici. Un’idea che, oltre ad avere aleggiato più volte negli anni sull’ospedale cittadino, è emersa, soprattutto a giudizio del consigliere di Tempio cambia Nicola Tondini, nei discorsi preliminari dei dottori Acciaro e De Fazio. “La proposta non passa, perché se dovesse essere proposto in giunta, non avrà mai il mio voto” ha dichiarato Andrea Biancareddu, assessore regionale a sport, cultura e pubblica istruzione e rappresentante gallurese nella Giunta regionale.

L’assessore ha ulteriormente chiarito anche le dinamiche dell’ultima crisi che ha coinvolto l’ospedale di Tempio lo scorso 24 gennaio, quando “abbiamo deciso di dare la disponibilità per l’apertura di un reparto covid a Tempio, proprio per salvare il reparto di Medicina, che altrimenti avrebbe chiuso” ha dichiarato, giocando a carte scoperte su una questione che aveva infiammato gli animi in città e aveva causato l’abbandono dell’aula da parte delle minoranze nel Consiglio comunale di lunedì 31 gennaio.

Infine, l’assemblea si è chiusa con le proposte del sindaco di Tempio Gianni Addis. “Allargare la conferenza di distretto sanitario ai consiglieri comunali, tanto a quelli di Tempio, quanto a quelli degli altri comuni, magari a livello di capigruppo” è la prima e principale proposta del sindaco, così da “elaborare un documento con la piena condivisione da sottoporre alla Asl in conferenza socio sanitaria”. Addis chiede di “abbassare i toni ed evitare le campagne diffamatorie sui social”, garantisce inoltre “l’inserimento dell’argomento sanità in tutti i punti all’ordine del giorno dei prossimi consigli comunali”.

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