Polemica sul campo boe per le navi da crociera ad Arzachena

Gli ambientalisti protestano contro il campo boe ad Arzachena.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inviato, venerdì scorso, un atto di intervento con osservazioni nella procedura richiesta dalla Anchor Bay Benefit s.r.l. per il rilascio della concessione demaniale marittima per un grande campo con tre boe per navi da crociera nel mare prospiciente Cala Granu, litorale di Arzachena. Coinvolti la Regione autonoma della Sardegna e, per opportuna conoscenza, il ministero della Transizione Ecologica, la Capitaneria di Porto di Olbia, i Comuni di Arzachena e La Maddalena.

La concessione richiesta ha a oggetto la realizzazione di un campo boe di circa 236 mila metri quadri per l’ormeggio di tre unità da diporto, due aventi lunghezza di 130 metri e una avente lunghezza di 160 metri, davanti a Cala Granu, con distanza di poco superiore a 200 metri dall’arenile e 100 metri dalla scogliera.

Tuttavia, l’area di mare individuata rientra nella fascia di protezione esterna del parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, che comprende anche l’isola delle Bisce e le isole di Li Nibani, e la posa in mare dei corpi morti per ancorare le boe è soggetta a specifica autorizzazione solo “ove ne sia dimostrata la compatibilità e l’innocuità ambientale”.

Decine di soste di unità da crociera in un’area di rispetto di un parco nazionale non sono trascurabili e possono causare sensibili danni ambientali in termini di inquinamento marino e di crescente antropizzazione.

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