Provinciale maledetta ad Arzachena, ecco dove le auto finiscono nella scarpata

Ad Arzachena c’è un punto della Provinciale 115 dove le auto finiscono nella scarpata

Un tratto di strada maledetta nella Provinciale 115 si è trasformato in una trappola per con le auto che finiscono in una scarpata ad Arzachena. Il tratto è obbligato per chi percorre la circonvallazione in direzione nord. Come si entra nella Provinciale, nell’intersezione Bassacutena-Arzachena, si gira a destra e poco dopo – prima della svolta verso la città della Costa Smeralda o verso Palau – c’è il punto maledetto. In un solo anno si sono verificati quasi 20 incidenti, di cui 3 in una sola settimana tra fine agosto e inizio settembre. Questo bilancio spaventoso getta un’ombra sinistra sulla sicurezza stradale nel cuore della Gallura.

L’incubo degli automobilisti

Automobilisti e residenti sono stanchi e preoccupati. Il manto stradale è ridotto a un colabrodo, un mix di profonde buche, avvallamenti e dossi che rendono la guida un’impresa pericolosa. Ma il vero terrore si nasconde sul lato sud della carreggiata, dove una profonda scarpata attende le auto, senza la minima barriera protettiva. La segnaletica, sia orizzontale che verticale, è un miraggio. In un tratto di strada dove il traffico è intenso giorno e notte, ogni singolo spostamento è un azzardo.
La dinamica degli incidenti è sempre la stessa: le auto sbandano e finiscono nella scarpata sottostante. Molti ipotizzano che il sole accecante del mattino, unito al pessimo stato della strada, possa essere una concausa, un ulteriore fattore di rischio che trasforma un normale viaggio in un potenziale disastro.

Degrado oltre il pericolo nella scarpata di Arzachena

Oltre al pericolo, la SP 115 versa in un pessimo stato di pulizia, deturpata da ogni genere di rifiuto. I margini della carreggiata sono disseminati di spazzatura abbandonata, che va da bottiglie di plastica a sacchetti di immondizia, trasformando un potenziale disastro stradale in un’ulteriore offesa all’ambiente e al decoro del territorio.
Questa situazione non fa altro che aumentare la frustrazione di chi vive e attraversa la zona, sottolineando una totale mancanza di cura da parte dell’Ente proprietario della strada. Il degrado ambientale si somma ai rischi per la sicurezza, creando un quadro desolante di abbandono che non può più essere tollerato.

La responsabilità delle istituzioni

Mentre il Codice della Strada impone ai conducenti prudenza e rispetto delle regole, la comunità locale e i residenti puntano il dito contro l’Ente proprietario della strada. Secondo la legge, spetta a quest’ultima la manutenzione e la responsabilità per i danni causati da una gestione negligente. In questo caso, l’Ente sembra essere completamente disinteressato.
Il bilancio di incidenti parla chiaro: se il 50% può essere ricondotto a comportamenti scorretti, l’altro 50% è senza dubbio causato dalle condizioni oggettivamente pessime della strada.
La mancata manutenzione della strada, l’assenza di segnaletica, la mancanza di barriere protettive e il degrado ambientale non sono solo inefficienze burocratiche, ma la causa diretta dei numerosi incidenti. I numerosi sinistri con la stessa dinamica, le auto che finiscono nella scarpata, non sono solo il risultato di errori di guida, ma la prova lampante di una strada che non rispetta le più basilari norme di sicurezza.
La responsabilità non è più solo morale o civile; è una questione di giustizia. La comunità di Arzachena chiede un intervento immediato per ripristinare la sicurezza su questa strada, per onorare il principio del “neminem laedere” e per garantire che nessun altro automobilista debba pagare con la vita la negligenza delle istituzioni.

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