I terreni di Buddusò esclusi dalla zona economica speciale, la minoranza: “Scelta sciagurata”

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I terreni di Buddusò esclusi dalla zona economica speciale, la minoranza contesta la decisione.

Durante l’ultimo consiglio comunale di Buddusò la minoranza in consiglio comunale ha contestato l’accordo siglato dall’amministrazione col consorzio industriale di Olbia per escludere i terreni di Buddusò dalla zona economica speciale della Sardegna, definendo tale scelta come “scellerata”.

Lo scontro è nato in particolare su un dettaglio: un vincolo di natura idrogeologica (Hi4) che pesa su gran parte delle aree coinvolte nel polo industriale consortile di sviluppo artigianale del Comune di Buddusò. L’accordo siglato tra i due enti stabilisce che il territorio di Buddusò non può ospitare la ZES Sardegna a causa di un vincolo idrogeologico (Hi4) sulle aree del polo consortile e prevede che il Cipnes escluda temporaneamente il comune, consentendo la ridefinizione successiva dopo le opere di messa in sicurezza.

La minoranza in consiglio comunale insorge contro l’esclusione dei terreni di Buddusò dalla zona economica speciale.

Per la minoranza si tratta, però, di un addio definitivo. “Non andava assolutamente avallata questa esclusione – si legge in un comunicato della minoranza -. L’attuale amministrazione ha perso tempo in questi anni, e soprattutto un’importante opportunità di sviluppo economico per il comune di Buddusò. Avrebbero dovuto intervenire subito per rimuovere le criticità, perché la Zes in Sardegna è stata istituita e attivata nel 2021, ma già nel 2020 era emersa la possibilità di includere il comune di Buddusò alla Zes, proprio grazie al lavoro di intermediazione della precedente amministrazione col Cipnes”.

Salvatore Marrone, “Per Buddusò”: “Colpo devastante”.

“Già dal 2020, anno del nostro insediamento come minoranza, e per tutti gli ultimi tre anni, abbiamo
sollevato ripetutamente negli anni scorsi in varie sedute del Consiglio questa problematica” – afferma il capogruppo di minoranza, Salvatore Marrone, del gruppo “Per Buddusò -. Abbiamo instancabilmente richiesto all’attuale amministrazione di adottare ogni misura necessaria per affrontare la questione della mitigazione del rischio idrogeologico nel polo industriale di Buddusò. Dopo l’istituzione della Zes in Sardegna, la nostra preoccupazione è stata ancora maggiore. La nostra paura che ciò potesse causare l’esclusione di Buddusò dalla Zes, è diventata realtà. Ce la siamo fatta portare via a causa dell’immobilismo amministrativo e senza opporre nessuna resistenza. E’ un colpo devastante per la nostra comunità e per il futuro delle nuove generazioni”.

Pierpaolo Sanciu, “Per Buddusò”: “La Zes era una priorità”.

Rincara la dose il consigliere Pierpaolo Sanciu “Quando si amministra, è fondamentale stabilire delle priorità e agire di conseguenza. La messa in sicurezza del polo industriale, con l’obiettivo di far nascere e ospitare la zona economica speciale, rappresentava la principale priorità per la nostra comunità. Abbiamo lasciato sfuggire un’importante opportunità e non è certo se saremo in grado di recuperare il terreno perduto nel futuro. Sarebbe più proficuo concentrarsi immediatamente sull’avvio dei lavori e sul rapido ripristino della zona economica speciale nel nostro paese”.

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