Budoni fa il conto danni delle forti piogge di inizio maggio: sevono 85mila euro

Il Comune ha chiesto lo stato di calamità naturale.

La primavera stenta ancora a decollare, continua a piovere sul nord Sardegna, anche se si è ben lontani dalle forti piogge, che hanno caratterizzato i primi giorni di maggio. A Budoni è iniziata la conta dei danni causati, appunto, dalle piogge che si sono abbattute incessantemente sul territorio, dalle 14 del primo maggio per i successivi due giorni. Tanto da costringere il sindaco Giuseppe Porcheddu, tra le altre cose, ad emettere l’ordinanza di chiusura degli istituti scolastici.

In quell’occasione, infatti, si verificarono consistenti allagamenti ed esondazioni. Ad esserne vittima furono la viabilità urbana ed extraurbana, la rete delle infrastrutture primarie del centro urbano e delle frazioni, gli alvei dei torrenti, gli argini naturali e le opere di protezione artificiali dei corsi d’acqua.

Si verificarono, inoltre, allagamenti alle abitazioni, alle aziende ed alle attività commerciali. Consistenti furono anche i danni ai litorali, con l’apertura di nuovi sbocchi al mare per i torrenti e la conseguente distruzione di aree dunali e arenili. Dalle prime stime effettuate, al momento, si è quantificato l’ammontare dei danni in 85 mila euro.

Cifra, però, ancora approssimativa e destinata a salire con il proseguire dei lavori di ripristino. A questo proposito la giunta del Comune di Budoni ha deliberato la richiesta del riconoscimento dello stato di calamità naturale da presentare alla Regione.

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