A Budoni imposta di soggiorno sulle seconde case, ma non per tutti

Cambia l’imposta sulle seconde case.

L’amministrazione comunale di Budoni ci ripensa e modifica l’applicazione dell’imposta di soggiorno sulle seconde case che tanto scalpore ha destato tra i proprietari. A fine gennaio, infatti, la giunta comunale aveva deliberato l’istituzione dell’imposta anche per le seconde case e le strutture extralberghiere.

Anche le seconde case di Budoni pagheranno ora l’imposta di soggiorno

I malumori si sono subito scatenati per la mancanza di particolari distinzioni con le tariffe applicate alle strutture alberghiere, se non per la possibilità di pagare una cifra forfettaria. Non era stato chiarito, inoltre, se anche chi non avesse utilizzato la casa vacanza per scopi di lucro avesse dovuto o meno pagare quella che a molti è sembrata l’ennesima gabella.

È così che con una nuova delibera è stato corretto il tiro. Intanto è si è provveduto a determinare che a pagare l’imposta, oltre alle strutture alberghiere, per cui non cambia niente, saranno i proprietari di case per ferie, ostelli della gioventù. Ma anche affittacamere, case ed appartamenti per vacanze, residence, bed and breakfast, domos, turismo rurale e agriturismo.

Ferma restando la possibilità di pagare il forfait di 100 euro annuali, le tariffe applicate in alternativa saranno di 60 centesimi a pernottamento, per i mesi di luglio e agosto, e di 30 centesimi a pernottamento, per maggio giugno e settembre. È stata introdotta, infine, la possibilità di effettuare una dichiarazione di non utilizzo degli immobili in locazione ad uso turistico da presentare agli uffici preposti entro il prossimo 15 giugno. La dichiarazione sarà valida solo per l’anno in corso.

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