Le concessioni in Costa Smeralda.
Canoni demaniali irrisori che fruttano ogni anno guadagni anche milionari. Lo dice l’ultimo rapporto sulle spiagge di Legambiente, che punta i fari anche verso alcuni arenili della Costa Smeralda, colpevoli di pagare un canone medio di circa 322 euro, a fronte di guadagni da capogiro.
Una situazione causata anche da un caos legislativo. Nel 2020 è stato introdotto il canone minimo annuo, da 362,90 euro nel 2020 a 2mila e 500 euro dal 2021 come previsto dalla legge 126/2020. Un intervento che secondo la relazione tecnica allegata al decreto, dovrebbe generare un maggior gettito per 39 milioni annui. La mappatura decisa con il Ddl Concorrenza dovrebbe fare il resto e aiutare a identificare situazioni di iniquità.
Aumentano anche gli stabilimenti balneari. In Sardegna su 595 chilometri, ci sono 5394 concessioni, ovvero il 20,7% delle spiagge sono occupate dagli stabilimenti. Un dato comunque più virtuoso rispetto al resto della Penisola, considerando le regioni come Emilia Romagna e Campania, ma in aumento.