Fusione aeroporti Olbia e Alghero, la Regione è contraria: “È stato un blitz”

La Regione contro la fusione degli aeroporti di Olbia e Alghero

La Regione non condivide il blitz con cui il fondo F2i ha lanciato la fusione degli aeroporti di Olbia e Alghero, con lo sguardo rivolto anche verso Cagliari. La questione è sempre più calda, con maggioranza e opposizione che vogliono una seduta straordinaria del Consiglio regionale. L’assessore ai Trasporti, Antonio Moro, è stato sentito in audizione dalla Quarta commissione e ha mostrato tutta la sua contrarietà.

“Il 21 marzo scorso, con un vero e proprio blitz, è avvenuta la fusione degli aeroporti del nord Sardegna, operazione che la Regione non condivide – ha detto Moro -. Il fondo di investimento F2i ha agito unilateralmente, non c’è stato alcun confronto. La ventilata privatizzazione dell’aeroporto di Cagliari e la sua fusione con Olbia e Alghero priverebbe la Regione di qualsiasi ruolo di vigilanza, controllo e programmazione in una materia importante come quella dei trasporti, decisiva per i progetti di sviluppo dell’Isola”.

Lo sfogo dell’assessore Moro

Con la fusione delle tre società di gestione, il peso della mano pubblica sarebbe ridotto quasi a zero. Il matrimonio tra Olbia e Alghero ha ridotto la quota di partecipazione regionale al 2,9 per cento. Se si concretizzasse la fusione con Cagliari, dove oggi la presenza pubblica è predominante, il risultato sarebbe lo stesso con la Regione relegata a un ruolo di pura testimonianza. “Consegnare le chiavi d’accesso della Sardegna a un fondo privato di investimento che mira a massimizzare i profitti per remunerare il capitale degli investitori è in netta contraddizione con le finalità della politica regionale – ha spiegato l’assessore Moro -. La Regione ha il dovere di garantire il diritto alla mobilità dei sardi e puntare all’incremento del traffico passeggeri per la crescita dell’economia isolana”.

L’opposizione

Il progetto di privatizzazione dell’aeroporto di Cagliari sarà discusso domani nell’assemblea dei soci di Sogaer. F2i avrebbe già avviato l’analisi delle attività della società di gestione dell’aeroporto.
Preoccupazione è stata espressa anche dai consiglieri di minoranza Maria Laura Orrù e Roberto Li Gioi: “Serve un passaggio in Consiglio – hanno detto -. Su questa vicenda c’è una chiara responsabilità della Regione, in particolare del presidente Solinas. Di questa fusione si parlava da tempo, quando è arrivata la proposta di F2i il suo rappresentate all’interno del cda si è astenuto. È un fatto molto grave. Non si può delegare a terzi lo sviluppo dell’Isola. È il fallimento totale della politica”.

La maggioranza

Chiarezza chiedono anche gli esponenti della maggioranza. Per il capogruppo di Fdi Fausto Piga “questa operazione è stata condotta al buio. In ballo c’è il futuro degli aeroporti sardi e lo sviluppo dell’Isola”. Per Marco Tedde (Fi) “la Regione non può essere messa a latere. Il presidente Solinas deve pretendere un impegno scritto da F2i. L’interesse pubblico (diritto alla mobilità e sviluppo dell’economia sarda) non può essere ignorato. Il Consiglio prenda una decisione nell’interesse dei sardi”. Posizione condivisa dal capogruppo della Lega, Michele Ennas, promotore dell’incontro di ieri in Commissione: “È quanto mai urgente investire il Consiglio della questione per capire se il progetto di fusione sia ormai irreversibile o se la Regione possa ancora dire la sua”.

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