Gallura isolata, senza voli fino a marzo: “Poca continuità e niente Europa”

continuità territoriale

La situazione del trasporto aereo in Gallura.

Ultime giornate di ottobre, temperature da estate inoltrata e spiagge piene come fosse ancora luglio. Eppure tra qualche giorno raggiungere la Sardegna e in particolar modo Olbia e la Gallura, diventerà complicato.

Lo denunciano i sindacati della Gallura, a firma di Gianluca Langiu (Fit-Cisl), Elisabetta Manca (Uiltrasporti), Nicola Contini (Ugl Trasporto Aereo). “Come abbiamo già denunciato settimane fa, lo scalo olbiese sarà l’unico a non avere collegamenti con alcuna capitale europea e anche la continuità territoriale sarà garantita a metà con soli 2 voli al giorno per Milano Linate di cui il primo in partenza alle 9, creando un gravissimo disagio per chi deve andare e tornare in giornata o ha necessità di prendere un ulteriore volo in coincidenza”, dichiarano.

L’ennesima occasione persa per il nord est dell’isola di sfruttare appieno le proprie potenzialità, concretizzare una destagionalizzazione della Gallura. Così la pensano i sindacati del trasporto aereo. “Stupisce il fatto che per l’ennesima volta sia il sindacato a denunciare questa situazione dannosa nei confronti di un intero territorio e della sua economia – proseguono – quando invece ci aspetteremmo levate di scudi da parte di tutti i rappresentanti politici, territoriali e regionali, appartenenti a tutti gli schieramenti eletti in questo territorio”.

I sindacati denunciano inoltre il silenzio assoluto – salvo qualche eccezione – e quanto sia marginale il tema per la politica. “Teniamo a ricordare che il 50% dell’offerta turistica si concentra nella provincia di Olbia-Tempio e per assurdo è il territorio maggiormente penalizzato dal punto di vista dei collegamenti – rimarcano -. Così, mentre a Cagliari l’assessore regionale al turismo Gianni Chessa presenta in pompa magna la Winter 2022 di Ryanair, gli aeroporti del nord Sardegna restano al palo con un operativo risicato fino al prossimo marzo”.

“Eppure non sarebbe compito e dovere della Regione garantire un pari trattamento fra tutti gli scali e tutti i territori? – si chiedono i rappresentanti di categoria –. Cosa succederà quando e se la Camera di Commercio di Cagliari avrà le quote di Geasar e Sogeaal? Saprà questo ente essere capace della giusta e corretta imparzialità nella gestione dei 3 aeroporti? Possibile che nessuno, eccetto noi, sia preoccupato delle sorti di un’infrastruttura così essenziale e determinante nella crescita economica di un territorio? Il tema, infatti, non riguarda solo i posti di lavoro mancati ma anche il diritto alla mobilità negato, il danno ad un’economia che a fatica cominciava a riprendersi e la mancata occasione di prolungare una stagione da numeri eccezionali”.

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