Giudice di Tempio assolto dopo anni di sospensione, era innocente

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Il giudice di Tempio riabilitato dopo anni di sospensione.

Nel dicembre 2017, il giudice del tribunale di Tempio Alessandro Di Giacomo venne sospeso dalle sue funzioni, in seguito a un’indagine per turbativa d’asta legata alla vendita di villa Ragnedda a Baja Sardinia. La vicenda giudiziaria, che portò a sei anni di sospensione dal servizio, segnò profondamente non solo il magistrato, ma anche l’immagine del Tribunale di Tempio, messo al centro di polemiche e dubbi.

Nel luglio 2023, una prima sentenza aveva già stabilito che “il fatto non costituisce reato” per tutti i soggetti coinvolti. Tuttavia, Di Giacomo era ricorso in appello per ottenere una formula che dichiarasse l’inesistenza stessa del fatto. L’11 ottobre 2024, la Corte d’Appello di Roma ha infine ribadito l’assenza di illeciti con la formula “perché il fatto non sussiste”. Questo nuovo pronunciamento ha definitivamente sgombrato il campo da ogni accusa, sottolineando che nessuna turbativa era avvenuta nel processo di vendita della villa.

Il giudice Di Giacomo, che aveva ripreso il servizio nel gennaio 2024, ottiene ora la piena riabilitazione. Con la chiusura di ogni procedimento disciplinare, la sentenza d’appello consente di porre fine a una vicenda lunga e dolorosa, restituendo dignità e giustizia alla figura del magistrato.

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