Uccise un’intera famiglia a Tempio, Angelo Frigeri si suicida in carcere

Angelo Frigeri si è suicidato nel carcere di Uta.

Angelo Frigeri si è suicidato nel carcere di Uta, dove stava scontando la pena all’ergastolo per il terribile triplice omicidio commesso nel 2014 a Tempio Pausania.

Frigeri, che aveva trascorso diversi anni nel carcere di Nuoro, era stato trasferito al carcere di Uta a causa di un’indagine sull’introduzione di telefoni cellulari illeciti all’interno del carcere. Secondo l’indagine infatti Frigeri, con la complicità di un agente della polizia penitenziaria che ora si trova rinchiuso nel carcere di Sassari Bancali, sarebbe riuscito ad entrare in possesso di telefonini.

Ciò che è accaduto dopo il suo trasferimento non è del tutto chiaro, ma Frigeri si è suicidato utilizzando i lacci delle scarpe. Non si sa con certezza cosa abbia portato Frigeri a commettere questo gesto estremo visto che comunque si trovava già in carcere da anni, ma si può ipotizzare che il suo trasferimento improvviso e la perdita dei “benefit” a cui era abituato abbiano contribuito alla sua decisione.

Il triplice omicidio a Tempio Pausania.

Frigeri era stato arrestato per la rapina andata male in cui sono stati uccisi il 50enne commerciante di Tempio Pausania, Giovanni Azzena, sua moglie Giulia Zanzani di 46 anni e il loro figlio di 12 anni, Pietro. Secondo le accuse, Frigeri ha ucciso prima Giulia Zanzani dopo averla accidentalmente sbattuta contro lo spigolo di un mobile, quindi ha ucciso Giovanni Azzena. Il figlio Pietro, appena tornato da una partita di calcio, è stato trascinato all’interno dell’appartamento dove ha visto i corpi dei suoi genitori prima di morire.

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