Dopo Ferragosto si sgonfiano i prezzi dei biglietti per Olbia e Alghero

voli Olbia

Scendono i prezzi dei voli e i traghetti in Sardegna.

Passato Ferragosto, scendono i prezzi dei voli per Olbia e Alghero. Se prima arrivare in aereo per gli aeroporti del nord Sardegna costava anche più di 800 euro, ora la situazione è tornata nella norma. I voli da Olbia a Fiumicino, andata e ritorno, con Volotea costano intorno ai 200 euro per i non residenti.

La situazione dei prezzi dei biglietti aerei è tornata nella norma anche nella tratta Milano-Olbia e per Alghero con Ryanair. I prezzi dei traghetti con Moby e altre compagnie navali, tuttavia, restano alti anche se sono scesi sotto i 1000 euro per le famiglie di 4 persone che viaggiano con un’automobile. Una famiglia che fa Olbia-Genova, andata e ritorno, deve pagare 705 euro per un viaggio con il traghetto.

Anche i voli da Alghero a Milano Malpensa si sono abbassati notevolmente, con prezzi che difficilmente superano i 200 euro. Questa può essere un’occasione che fa gola a tanti turisti che vogliono passare le loro ferie dopo Ferragosto in Sardegna.

Il Governo e il caro-voli.

Il decreto contro il caro-voli annunciato dal Governo aveva creato alcune tensioni con la compagnia Ryanair, che nei giorni scorsi ha minacciato di voler fare dietrofront sui voli invernali ad Alghero. Si è parlato anche di un algoritmo utilizzato dalle compagnie aeree per gonfiare il prezzo dei biglietti. Il decreto approvato ha lo scopo di garantire prezzi calmierati per i trasporti con le isole, suscitando l’indignazione delle compagnie. Dopo Ryanair, infatti, l’associazione di categoria Airlines for Europe (A4E) si è rivolta a Bruxelles chiedendo un chiarimento sul potenziale impatto sul mercato del trasporto aereo in Europa.

Secondo il Financial Times, questo conflitto rappresenta l’ultima battaglia tra la premier Giorgia Meloni e il mondo aziendale. L’amministratrice delegata di A4E, Ourania Georgoutsakou, sostiene che limitare le tariffe su alcune rotte violerebbe i diritti delle compagnie aeree di competere e di stabilire i prezzi e i servizi come meglio credono. Il Ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit) ha dichiarato che le misure sono in linea con le norme europee sulla tutela dei consumatori e rappresentano una risposta alle pratiche speculative osservate negli ultimi mesi.

La Commissione europea valuterà la compatibilità di queste misure con la legislazione dell’UE. La misura introduce il “price cap”, che impedisce alle compagnie aeree di fissare dinamicamente le tariffe per voli nazionali verso le isole in periodi di alta domanda legati alla stagionalità o emergenze nazionali, quando il prezzo è superiore del 200% alla tariffa media. Viene considerata scorretta anche l’uso di algoritmi basati sulla profilazione web degli utenti o sul tipo di dispositivo utilizzato per prenotazioni, quando ciò comporta un pregiudizio economico. La misura dovrebbe principalmente riguardare gli abitanti della Sardegna e della Sicilia.

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