Bollette alle stelle in Gallura, famiglie e imprese in crisi: le iniziative e come difendersi

caro bollette

Il caro bollette anche in Gallura.

Bollette raddoppiate. E’ questa l’amara sorpresa di molte famiglie e aziende anche in Gallura e a Olbia e c’è chi anche sui social condivide le foto dei rincari subiti. “Prima pagavo di Enel 80 euro, poi sono passata a 130 e a 230. E non è finita qui, perché ora pago 416 euro. Ma scherziamo?”, è lo sfogo di una dei tanti che hanno ricevuto da poco le bollette.

“Si paga quasi quanto un affitto”, si lamenta sui social un altro consumatore e sono tanti quelli intenzionati a scendere in piazza contro questi rincari. Proprio ieri sera anche alcuni Comuni della Gallura e della Sardegna hanno deciso di aderire all’evento #lucispente promosso dall’Anci nazionale contro il caro-bollette, spegnendo le luci delle piazze o dei palazzi comunali.

L’Anci ha stimato che per le amministrazioni comunali si è verificato un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro. “Abbiamo lanciato questa iniziativa per dare un segnale di vicinanza ai cittadini – dichiara Emiliano Deiana, presidente di Anci Sardegna -. Anche noi abbiamo aderito ma spetta ai singoli Comuni, quello di partecipare spegnendo un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la città, per dare voce a questa protesta. E’ un’iniziativa che coinvolge le amministrazioni comunali perché spetta a loro non far pesare ai cittadini questi rincari”.

Questi rincari sono determinati dalla crescita dei prezzi delle materie prime sull’energia e il gas e del costo del Co2 all’interno del sistema europeo ETS. “Purtroppo i margini di difesa per i consumatori e le imprese sono ridotti – dichiara il presidente di Federconsumatori Sardegna, Andrea Pusceddu – perché il mercato è ingessato da scarse percentuali di profitto con gli importi che sono gravati dalle accise, quindi anche cambiando gestore non è possibile ottenere un risparmio significativo, ma solo del 10%. Auspichiamo l’intervento del Governo italiano, attuando investimenti strutturali”. La possibilità è quella delle fonti alternative. “Purtroppo fino ad oggi le aspettative di chi vuole investire per le energie rinnovabili sono disattese – spiega-. Ad esempio, chi ha fatto investimenti non è stato ricompensato per le spese fatte. Quindi oggi non si ha modo di fare una scelta a lungo termine e confidiamo che con il Pnrr si potranno fare progetti adeguati anche su questo fronte”.

La possibilità di rateizzare la bolletta, da parte dei consumatori, potrebbe essere una soluzione per alleggerire questi rincari, consultando il sito web ufficiale di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Dunque, è possibile chiedere di pagare a rate la bolletta solo se l‘importo è sopra i 50 euro ed entro dieci giorni da un’eventuale scadenza. Altre forme di bonus sono rivolte alle famiglie che hanno un Isee sotto gli 8.265 euro, famiglie con almeno quattro figli e con Isee fino a 20mila euro annui, chi ha il reddito o pensione di cittadinanza o invalidi che utilizzano apparecchiature elettromedicali. Le imprese che potranno fare richiesta sono quelle nell’ultimo trimestre del 2021 hanno pagato importi medi per l’energia sopra il 30% e quelle con potenza pari o superiore a 16,5 chilowatt all’ora. “Ma i protocolli per la rateizzazione non sono stati ancora applicati”, spiega Pusceddu.

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