Bollini rosa agli ospedali di Olbia, il premio per la cura delle donne

ospedali Olbia

Il riconoscimento degli ospedali di Olbia.

Entrambi gli ospedali di Olbia ottengono i bollini rosa per la qualità della cura delle patologie e le problematiche femminili. Al Mater Hospital ne sono stati assegnati due per la seconda volta. Al Giovanni Paolo II è stato confermato un bollino rosa.

Il riconoscimento al Mater Olbia.

Il Mater Olbia Hospital è stato oggi premiato con 2 Bollini Rosa per il biennio 2024-25, confermando la sua presenza nella rete degli ospedali a cui la Fondazione Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) assegna il riconoscimento di strutture specializzate nella prevenzione e nella cura delle patologie che riguardano l’universo femminile, in un’ottica di personalizzazione della salute in base al genere. 

“Ottenere, per la seconda volta consecutiva, questo significativo riconoscimento è per noi motivo di grande orgoglio, e ci spinge a proseguire con passione e costanza nel percorso che abbiamo intrapreso,” ha dichiarato il nostro Amministratore Delegato, Marcello Giannico. “Rinnoviamo il nostro impegno quotidiano a fornire la miglior assistenza possibile alle numerose donne che si rivolgono al nostro Centro per la diagnosi o la cura delle diverse patologie, offrendo loro servizi specializzati, grazie all’eccellenza rappresentata dal nostro polo di Ginecologia e Senologia.” 

Nei quattro anni dall’avvio dell’attività chirurgica, nonostante il periodo di severa crisi rappresentato dalla pandemia, il Mater Olbia Hospital ha costruito percorsi multidisciplinari dedicati a diverse patologie femminili. “Il nostro obiettivo primario è quello di poter essere un punto di riferimento centrale per il territorio e le sue comunità,” ha aggiunto il Dr. Manuel Maria Ianieri, Direttore del reparto di Ginecologia e Senologia del Mater Olbia. “Questo riconoscimento rappresenta la conferma di quanto fatto fino ad ora e lo stimolo a fare sempre meglio.” 

Premio anche al Giovanni Paolo II.

Anche l’ospedale Giovanni Paolo II è stato confermato per il biennio 2024-2023 del Bollino Rosa, assegnato dalla Fondazione Onda alle strutture sanitarie che prestano attenzione ai servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili e non solo. L’ufficialità è arrivata questa mattina nella sede del Ministero della Salute.

L’ospedale Giovanni Paolo II ha al suo interno il Percorso Rosa del Pronto Soccorso, con una stanza riservata alle pazienti che si presentano nella struttura denunciando casi di violenza di genere. Nell’Unità Operativa di Radiologia è attivo il Percorso Donna in sinergia con Oncologia, che prevede la riduzione dei tempi d’attesa degli esami per le pazienti oncologiche inviate direttamente da quest’ultimo reparto. Sempre in Oncologia vengono predisposti progetti di umanizzazione delle cure, come il make up e il passa parrucche, oltre a programmi di comunicazione rivolti alle mamme con figli.

Sono attivi anche i numeri diretti per le prenotazioni dei servizi negli ambulatori ginecologici ed è di recente attivazione, sempre all’interno dell’ospedale, l’ambulatorio di Uroginecologia per contrastare i distrubi del pavimento pelvico che subentrano soprattutto dopo la gravidanza, il parto e la menopausa, ma che possono manifestarsi anche in età giovanile. Diverse, inoltre, le Unità Operative che aderiscono alle Open Week, le settimane dedicate alla prevenzione, le quali oltre ai servizi di Oncologia e Ginecologia hanno viste coinvolte lo scorso anno anche le strutture di Neurologia e Medicina Interna.

In Italia quest’anno sono stati premiati altri 366 ospedali, valutati attraverso un questionario di candidatura composto da circa 500 domande suddivise in 15 aree specialistiche, più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter RicciardiProfessore di Igiene Pubblica, Università del Sacro Cuore di Roma, ha validato i Bollini conseguiti dagli ospedali a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario. 

Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione: la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented; l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale); il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.

”L’11a edizione dei Bollini Rosa, che ha il patrocinio di 31 enti e società scientifiche, rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza di servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche, che si distinguano per la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate,” ha affermato Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda .”I 367 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari. Allo stesso tempo gli ospedali con il Bollino Rosa rappresentano per la popolazione l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate”.

La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione del Bollino Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da circa cinquecento domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in quindici aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene Pubblica, Università del Sacro Cuore di Roma, ha validato i Bollini conseguiti dagli ospedali a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario, come servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari.

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