Caos nel carcere di Tempio: sovraffollamento e condizioni difficili per i detenuti

carcere Tempio

La situazione nel carcere di Tempio-Nuchis.

Il carcere di Tempio-Nuchis vive in una condizione di sovraffollamento e diritti violati per i detenuti. La situazione, presente in misura peggiore nelle case circondariali di Cagliari e Sassari, è stata documentata dall’associazione Socialismo Diritti Riforme Odv, che documenta che la condizione degli istituti non è affatto migliorata negli ultimi 12 mesi.

A Tempio-Nuchis sono 176 i detenuti nel carcere e i posti massimi sono 170. Complessivamente, in Sardegna ci sono 2.140 detenuti per 2.616 posti, 1 detenuto su 4 è straniero. Una situazione che causa profonde problematiche di convivenza tra i detenuti. L’associazione registra un miglioramento leggero nelle Colonie Penali, che sono 324 ma il divario rispetto ai posti disponibili (598) è elevato.

Maria Grazia Caligaris dell’associazione Socialismo Diritti Riforme Odv facendo ha osservato che nell’arco di 12 mesi la situazione negli Istituti Penitenziari della Sardegna non è migliorata, anche se è cresciuto il numero dei Direttori. Tuttavia, c’è poco personale e gravi problematiche sanitarie per i detenuti, che compromettono il loro recupero sociale.

La situazione dei detenuti a Tempio.

Anche l’associazione Antigone ha pubblicato un rapporto che documenta la situazione delle carceri in Italia e in Sardegna. Nelle carcere isolane la percentuale di copertura della polizia penitenziaria è del 65,16% e la media dei detenuti/agenti è di 1,66. Circa 5,44 detenuti su 100 soffre di gravi patologie psichiatriche e 2,73 ogni 100 è tossicodipendente. Nel corso dell’anno 2023 sono 17 i TSO sui detenuti.

Nel carcere di Tempio c’è solo 1,79 settimanale disponibile per curare i detenuti psichiatrici e non si sono registrate nel 2023 situazioni di tossicodipendenza e casi psichiatrici gravi. Tuttavia nel carcere ci sono altre criticità. Solo il 31,55% dei detenuti ha un lavoro, mentre nelle carceri della Sardegna la percentuale è del 53,69%.

La condizione femminile nelle carceri sarde.

Critica è anche la situazione delle donne detenute in Sardegna. Nella metà delle case di detenzione non c’è un servizio di ginecologia dentro il carcere e nemmeno di ostetricia. Spesso si tratta di sezioni a parte dentro carceri maschili. Le donne sono meno coinvolte nelle attività professionali e questa situazione è presente in molti istituti in Italia, poiché pesano molto gli stereotipi di genere. Infatti, nell’Isola nel 2023 non c’è stata per le donne la possibilità di lavorare negli istituti e solo il 2,63% delle detenute ha lavorato per altri datori. Il 26,32% è stata coinvolta nella formazione professionale a Sassari. A Uta la situazione è più drammatica: 22,22% delle donne coinvolte in isolamenti disciplinari. Fortunatamente nelle carceri sarde non vivono bambini.

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