Ciro Grillo, la presunta vittima: “Io trattata come oggetto sessuale”

Ciro Grillo

Le dichiarazioni di una delle due accusatrici di Ciro Grillo.

Spuntano le dichiarazioni di una delle due ragazze, parte lesa nel processo a Ciro Grillo e tre suoi amici che avrebbero violentato le giovani la notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 nella villetta del fondatore del M5s, Beppe Grillo.

Una delle due giovani, la ragazza che dormiva e sarebbe stata ripresa con il telefono con i ragazzi che mimavano atti sessuali, ha rilasciato delle dichiarazioni forti nel processo a porte chiuse che si è tenuto il 22 e 23 settembre scorsi a Tempio. A riportare queste parole i quotidiani “La Repubblica” e “La Stampa”.

“Per oro ero un oggetto sessuale e non era rilevante che avessi un nome, ero semplicemente il loro divertimento e questo atto dimostra che loro sentissero di avere il potere” – aveva dichiarato la ragazza in aula. La 20enne, che aveva saputo dopo dell’esistenza di quel materiale fotografico, ha aggiunto che loro avevano “potere, dato il loro essere maschi, ventenni e con i soldi”.

La ragazza si è mostrata segnata da questo episodio. “All’inizio nonostante avessi saputo delle fotografie che mi avevano scattato nella mia testa ho fatto finta che non esistessero – aveva aggiunto -. Poi andando avanti la vicenda giudiziaria mi sono dovuta fare forza e ho dovuto ammettere che era tutto vero. Sono stati momenti difficili”.

Il processo si terrà il 7 e l’8 novembre e il 13 e 14 dicembre. Si tratta di udienze decisive, poiché sul banco dei testimoni salirà la ragazza italo-norvegese che ha denunciato di aver subìto lo stupro di gruppo da parte di Ciro Grillo e gli altri tre indagati.

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