Il Compendio di Rinaggiu a Tempio diventa realtà, è il primo parco inclusivo

Il primo parco inclusivo di Tempio.

Si è svolta oggi a Tempio Pausania, nei locali della Ex Palazzina Comando, l’inaugurazione del Parco inclusivo “Compendio di Rinaggiu”. L’intervento è finanziato dall’assessorato regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, nell’ambito della Programmazione Territoriale, con fondi FSC 2014-2020, per un importo di euro 3.078.883,10, all’interno del progetto di sviluppo territoriale “La città di paesi della Gallura”.

L’idea è quella del territorio come una “città”, in cui i paesi sono collegati tra loro da alcune direttrici tematiche che mettono in connessione i diversi centri rendendoli nodi di una rete territoriale più ampia che collega i comuni dell’interno tra loro e i comuni della costa con l’interno, facendo così scoprire luoghi di pregio e di grande valore ambientale e culturale e migliorando, allo stesso tempo, i servizi per categorie specifiche della popolazione, come le famiglie e le fasce più deboli.

In questo quadro, l’intervento “Compendio di Rinaggiu” ha previsto la creazione di un modello di inclusione socio culturale, punto di riferimento per l’intero territorio in ambito sportivo e del benessere, con l’obiettivo di favorire il miglioramento della qualità della vita. In particolare, l’intervento sviluppa un’attenzione particolare alle fasce deboli della popolazione, attraverso la creazione di un parco inclusivo in cui lo sport diventa lo strumento di unione e contemperazione per le diverse abilità di ciascuno, garantendo una piena e totale inclusione attraverso uno spazio per tutti, che favorisca progetti di inclusione sociale ma anche il semplice fare sport insieme.

L’intervento, nello specifico, ha riguardato l’adeguamento infrastrutturale e funzionale delle strutture all’aperto presenti, per la creazione di percorsi accessibili e sensoriali, adatti anche a persone diversamente abili; nonché di strutture da destinare alla realizzazione di laboratori inclusivi (attività sportive e ricreative, creative, anche in sinergia con le associazioni e gli operatori culturali e sociali presenti nel contesto territoriale, come teatro, laboratori del Carnevale, officina dei ragazzi, etc).

L’inaugurazione dell’opera è stata preceduta da un incontro istituzionale, alla presenza del vice presidente della Regione e assessore della programmazione, Giuseppe Meloni, dei presidenti delle Unioni di Comuni dell’alta Gallura e della Gallura, Gian Mario Mamia e Roberto Ragnedda, del sindaco del Comune di Tempio Pausania, Gianni Addis e degli altri sindaci coinvolti nel progetto, del Presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana, oltre che delle strutture tecniche regionali e del territorio. Durante l’incontro è stato analizzato lo stato di attuazione degli interventi del progetto ed il percorso del territorio anche in relazione alle risorse finanziate con l’atto aggiuntivo attualmente in fase di avvio, anche in riferimento, nello specifico, al compendio di Rinaggiu.

Il vice presidente della Regione ha ricordato come la Programmazione Territoriale in questi anni abbia rappresentato un modello virtuoso nel riattivare meccanismi di crescita del territorio regionale, anche contribuendo ad attivare importanti processi di coesione tra i territori. “È un metodo di lavoro, che è stato apprezzato dai territori e portato avanti negli anni dai diversi governi regionali che si sono susseguiti, perché per creare sviluppo – ha spiegato Meloni – serve dare continuità alle politiche che funzionano. Credo quindi sia importante proseguire e continuare a sostenere la Programmazione Territoriale in quanto politica basata sull’ascolto e sul protagonismo dei territori. Ma è necessario intervenire, anche alla luce dell’esperienza sin qui portata avanti, per migliorarne l’attuazione sostenendo gli enti locali che realizzano gli interventi, soprattutto i territori più deboli, anche favorendo l’interazione con quelli in fase più avanzata. È importante – ha concluso il vice presidente – implementare ulteriormente il modello anche attraverso investimenti in altri ambiti di intervento e valutare la possibilità di favorire la programmazione di specifici bandi per le imprese calati sulle esigenze territoriali”.

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