Prime disdette e pochi stranieri in arrivo in Gallura: “A settembre rischiamo di vedere gli hotel vuoti”

Disdette e pochissimi stranieri negli alberghi in Gallura.

Si alza la curva dei contagi in Sardegna, con 145 nuovi casi e un tasso di positività del 4,6%. Questa situazione sta mettendo a dura prova gli arrivi nell’Isola e la stagione turistica, ancora nel pieno.

A confermare questa situazione sono gli hotel della Gallura, che stanno registrando le prime cancellazioni. Ma frenano anche le prenotazioni. “Siamo ad un 30% delle disdette – ha detto la responsabile della reception dell’Hotel Pozzo Sacro di Olbia, Aurora Marrone -, questo su luglio e agosto e non ci sono nuove prenotazioni da quando è apparsa sulla possibilità di tornare in zona gialla, a causa dei contagi in salita”.

Un dato preoccupante, confermato anche dalle altre strutture, mentre tutte hanno registrato una diminuzione degli stranieri quasi vicina al 100%. Complice l’aumento dei contagi e sull’incertezza sulla decisione Green Pass. “Quest’anno nella mia struttura i turisti sono quasi tutti italiani – ha detto Antonella Datome del Gabbiano Azzurro di Golfo Aranci -, questo farà preoccupare di più a fine estate”.

Ma quello che si è registrato di più è l’aumento delle prenotazioni last-minute. A confermare questa nuova tendenza, nell’incertezza totale, è il presidente del consorzio degli albergatori Fabio Fiori. “Noi cerchiamo di essere ottimisti – ha affermato -, ma fatichiamo ad esserlo perché non vediamo una continuità. I turisti stanno, ovviamente, utilizzando molta cautela prima di pernottare negli alberghi del territorio e, quindi, prenotano qualche giorno prima. Considerato che, nel periodo pre-covid si prenotava con anche due mesi in anticipo, fa capire che non c’è una prospettiva su lungo periodo”.

Si parla di un 30-40% di prenotazioni sotto data. “I turisti, prevalentemente italiani, stanno scegliendo tariffe rimborsabili e molti alberghi per riempire le camere stanno proponendo varie tariffe – ha dichiarato Fiori -, grazie a questo abbiamo un buon riempimento, ma solo nel mese di luglio. Le disdette non sono tantissime, ma quello che fa preoccupare è la scomparsa del mercato inglese, spagnolo, con un quasi 100% delle mancate prenotazioni. A causa di questo, auspichiamo di no, a settembre vedremo gli alberghi vuoti, perché sono totalmente stranieri la stragrande dei turisti di fine estate”.

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