Caso continuità territoriale, la Regione si difende: “Ce l’ha detto l’Europa”. Il rischio di danno erariale su Olbia

La Regione risponde alle accuse sulla continuità territoriale.

“Spiace constatare che su un tema così delicato, quale quello del diritto alla mobilità dei sardi, si facciamo affermazioni generiche e superficiali, probabilmente dovute ad una non puntuale conoscenza della materia, tacciando di dilettantismo chi si adopera alacremente per garantire la continuità territoriale aerea”.

Il commento della Regione è piccato e non lascia spazio a mediazioni. Scrivono nella nota: “La decisione di prorogare l’attuale regime di continuità aerea nelle rotte da Cagliari e Alghero verso gli aeroporti di Milano-Linate e Roma-Fiumicino e, di contro, far partire il nuovo regime per le rotte da e verso lo scalo di Olbia, accettate, queste ultime, senza esclusiva e senza compensazione, è conseguente, infatti, alla posizione formale assunta dalla Commissione Europea”.

La Commissione – chiariscono gli uffici della Direzione dell’assessorato dei trasporti – pur riconoscendo l’esigenza di un regime onerato da e per la Sardegna ha, tuttavia, espresso – con una lettera del primo aprile, firmata dai direttori generali delle Direzioni Move e Competition – forti riserve in merito al nuovo regime onerato, informando di aver aperto un’indagine, che è in fase avanzata di predisposizione una decisione “sulla non conformità del regime alla normativa comunitaria, con conseguente assoggettamento alle norme in materia di aiuti di Stato di qualsiasi compensazione finanziaria eventualmente corrisposta ai vettori aerei interessati e probabile recupero degli aiuti illegittimi”, spiegano.

“La Commissione non ha, viceversa, sollevato eccezioni riguardo gli oneri di servizio accettati senza compensazione, trattandosi di un caso cui non consegue la esclusività – precisano ancora -. In non accoglimento della accettazione, esporrebbe, d’altro canto, l’amministrazione ad un potenziale danno erariale derivante dall’esborso, altrimenti dovuto, per l’espletamento del servizio. Non è dunque ipotizzabile una proroga dell’attuale regime (compensato) nelle rotte accettate senza compensazione”.

La proroga dell’attuale regime, per il periodo di tempo necessario a rivedere il nuovo progetto di continuità territoriale per le rotte non accettate senza compensazione, è stata individuata nell’incontro tenutosi il 26 marzo scorso con la Commissione europea. Tale soluzione è stata ritenuta l’unica possibile, fa sapere la Regione, per assicurare in regime di oneri di servizio pubblico, il diritto alla continuità territoriale da e verso l’Isola.

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