Olbia segna il +66% sui prezzi di energia elettrica, gas e combustibili.
E’ Olbia a pagare il prezzo più salato per i rincari su energia elettrica, gas e combustibili. Secondo lo studio di Adiconsum Sardegna la città gallurese infatti segna +66% contro una media regionale del +60,9%.
L’indagine dell’associazione prende in esame gli ultimi dati Istat sull’inflazione che in Sardegna ha
raggiunto quota +6,1%, pari ad una maggiore spesa annua di +1.622 euro per una famiglia “tipo”
residente.
Dal confronto si può notare che i listini dei prezzi non crescono allo stesso modo nelle varie città. Se Olbia registra infatti il rincaro più alto per i prezzi dell’energia va meglio per quanto riguarda i prezzi della ristorazione con un +1,9%, rispetto a al+5,6 di Sassari e alla media della Sardegna di 4,1%.
Olbia con il 6,2% è leggermente sopra la media della Sardegna(+6%) anche per i prezzi dei prodotti alimentari, ma a Sassari l’aumento è più pesante (6,5%). Per i trasporti a Olbia si spende il 10% in più rispetto allo scorso anno (in Sardegna il 10,5%), mentre i pacchetti vacanza rincarano del +11%, un dato uniforme per tutta l’Isola.
Guardando invece l’inflazione media annua totale Olbia è in linea con la media dell’Isola (+6,1%), Sassari arriva al +6,3%, mentre Cagliari contiene i rincari al 5,6%)
“I dati sull’inflazione in Sardegna dimostrano come il costo del caro-bollette sia stato scaricato sui
consumatori finali attraverso un incremento dei listini al dettaglio che interessa tutti i settori –
spiega il presidente di Adiconsum Giorgio Vargiu – Il nostro timore è che a marzo, con l’emergenza benzina e lo scoppio della guerra in Ucraina, e le relative ripercussioni sui prezzi, in Sardegna si possa raggiungere un tasso di inflazione record ancora più alto di quello registrato a febbraio. Per tale morivo
chiediamo al Governo di imporre prezzi amministrati almeno per i generi di prima necessità come gli
alimentari e per i beni strategici come luce, gas e carburanti”.
