Emergenza sangue in Gallura, ma a Olbia l’autoemoteca resta ferma

L’autoemoteca resta parcheggiata a Olbia.

Nonostante l’emergenza sangue che proprio d’estate tende ad aggravarsi, a Olbia l’autoemoteca resta inutilizzata e parcheggiata nel piazzale dell’Ospedale Giovanni Paolo II.

Sul caso è intervenuto il consigliere regionale del m5s Roberto Li Gioi che ha presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione e all’assessore regionale alla Sanità per chiedere se siano a conoscenza del fatto e in che modo intendano risolvere le criticità dovute alla carenza di sangue nell’isola.

“L’emergenza sangue nella nostra regione è un fenomeno che ciclicamente, soprattutto nei mesi estivi, si ripresenta in tutta la sua gravità. Quest’anno in particolare, la carenza di mezzi per la raccolta del sangue, di medici e di personale infermieristico dedicato alle donazioni ha raggiunto livelli allarmanti. Lo scorso 24 giugno infatti il nostro Gruppo ha sottoscritto una mozione, presentata da tutte le forze di opposizione in Consiglio regionale, che impegna il presidente Solinas e l’assessore alla Sanità Nieddu ad intervenire con urgenza ampliando innanzitutto la platea delle strutture in cui poter donare e, in secondo luogo, semplificando le procedure di accreditamento presso le sedi delle associazioni, come l’Avis, che potrebbero occuparsi della donazione sul territorio”.

“Di fronte a questo quadro gravissimo, trovo inconcepibile che nella città di Olbia vi sia un’autoemoteca inutilizzata e parcheggiata nel piazzale dell’Ospedale Giovanni Paolo II, mentre centinaia di nostri concittadini talassemici sono costretti a sperare che venga reperito il sangue per le trasfusioni periodiche. Oltre che sulle lungaggini burocratiche è necessario intervenire anche per quanto riguarda le scelte e l’operato dei dirigenti medici che dovrebbero occuparsi della risoluzione del problema”.

“Il presidente dell’Avis di Olbia ha inoltre denunciato – prosegue il consigliere – che il dirigente medico Elvira Solinas, la quale avrebbe dovuto ricevere una delegazione Avis per discutere dei gravi problemi afferenti la raccolta di sangue in Gallura, non si è presentata all’incontro programmato con l’associazione. Un fatto grave che denota la poca attenzione che viene rivolta a vari livelli all’emergenza in atto. Non possiamo accettare che i pochi mezzi a disposizione della sanità sarda vengano lasciati marcire in un parcheggio mentre il diritto alla salute di chi ha necessità delle trasfusioni non viene garantito. Non dimentichiamo che il sangue è un farmaco salvavita insostituibile”.

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