Il controllo della Guardia di finanza.
Nel corso della costante azione di contrasto all’evasione fiscale e al lavoro nero, le Fiamme gialle hanno concluso un’attività di verificanei confronti di una società operante nel settore della ristorazione.
L’azione dei finanzieri in forza alla tenenza di Muravera è stata orientata alla verifica del corretto assolvimento degli obblighi delle disposizioni tributarie vigenti ai fini delle imposte dirette, dell’iva e dell’irap nonche’ al controllo dell’osservanza degli obblighi correlati alla regolare assunzione dei lavoratori. All’esito dell’attività di verifica e’ stato constatato che la società’ ha operato inosservando gli obblighi contabili e dichiarativi e di versamento dei tributi, risultando, per l’annualità sottoposta a controllo evasore totale.
Le operazioni di servizio hanno evidenziato la mancata dichiarazione di ricavi per 248mila euro, irap per 90mila euro ed i.v.a. per oltre 25mila euro. Sul fronte del contrasto al lavoro nero ed irregolare, i militari hanno accertato numerose violazioni da parte del titolare dell’attività alla disciplina che regola i rapporti di lavoro di tipo subordinato. Difatti e’ stato riscontrato che, dei 12 dipendenti individuati, 6 di loro, per piu’ periodi, hanno prestato la loro opera lavorativa in nero, priva cioe’ di una regolare contrattualizzazione e delle relative garanzie a tutela del lavoratore. Analizzando inoltre le posizioni contrattualizzate, i finanzieri hanno riscontrato ulteriori irregolarita’ relative alla tipologia di lavoro prestato (alcuni dipendenti venivano assunti part-time mentre in realta’ operavano a tempo pieno).
Infatti vi era una parziale indicazione in busta paga dei giorni e delle ore effettivamente lavorate (con la conseguenza della mancata liquidazione e retribuzione delle competenze effettivamente spettanti) nonche’ al mancato riconoscimento, in alcuni casi, del diritto di usufruire del riposo settimanale ovvero, per altri, di fruire del periodo di ferie. sono state contestate violazioni per un ammontare complessivo di oltre 95mila euro, con conseguente interessamento degli istituti previdenziali ed assistenziali per la rideterminazione dei contributi da versare ai lavoratori