Ex poliziotto suicida a Bados, restano i dubbi: perché si è ucciso?

La Procura indaga nel mondo della vigilanza privata.

Sulla morte dell’ex poliziotto 55enne, trovato suicida sulla spiaggia di Bados sabato mattina, ucciso da un colpo di pistola, continuano le indagini della Procura. Gli inquirenti sono soprattutto a caccia del motivo che potrebbe aver spinto l’ex poliziotto a togliersi la vita, tanto da prendere in considerazione l’ipotesi di aprire un fascicolo per istigazione al suicidio.

In particolare ad essere scandagliato è soprattutto il mondo della vigilanza privata nelle ville super ricche di Porto Rotondo e dintorni, un business milionario al punto da scatenare una vera e propria guerra per aggiudicarsi i contratti di sorveglianza. Negli ultimi tempi proprio l’ex poliziotto potrebbe essersi trovato in mezzo a questa guerra, dopo che due anni fa aveva deciso di dedicarsi alla sorveglianza privata.

Il sospetto è quindi che possa essere stato spinto al suicidio da qualcuno, con minacce e intimidazioni. Al vaglio anche l’attentato di Natale nella villa di un magnate russo a Porto Rotondo. A carico dell’ex poliziotto c’era inoltre un procedimento penale per peculato, e sarebbe dovuto comparire a breve davanti al giudice del tribunale di Tempio per l’udienza preliminare. Ma non può essere questo il motivo che lo preoccupava, ha sostenuto il suo legale.

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