Fine dello stato di emergenza, anche in Gallura si torna alla normalità. “Ma non c’è chiarezza sulle nuove norme”

Finisce lo stato di emergenza, le opinioni in Gallura.

E’ terminato, dopo due anni, lo stato di emergenza per la pandemia di coronavirus. Anche la Gallura, territorio a forte vocazione turistica, beneficerà di questo graduale stop delle restrizioni imposte dallo stato di emergenza, emanato dal governo Conte nel 2020. E’, dunque, attesa per il ritorno alla normalità che coinvolge tutti gli operatori economici, ma anche uffici pubblici e lavoratori.

Da oggi entrano in vigore le nuove norme, che allentano progressivamente le restrizioni, come il venir meno dell’obbligo di Green pass nei negozi, uffici pubblici, bus e metro, dove continuerà ad essere d’obbligo l’uso della mascherina.

Scuole, esercenti, ristoranti, mezzi pubblici. Alcune categorie hanno percepito poca chiarezza sulle nuove regole. “Fondamentalmente è una buona decisione, anche perché ormai la gente si è abituata a prevenire i contagi – dichiara il direttore di Confcommercio Olbia, Nino Seu -, questa decisione permetterà anche alle aziende di poter ripartire. Auspichiamo che non ci saranno ricadute negative, anche perché andiamo incontro alla bella stagione con una diminuzione dei casi. C’è da segnalare, tuttavia, che non c’è molta chiarezza nelle nuove disposizioni. Ad esempio, sugli ingressi contingentati nei negozi. Abbiamo, poi, verificato con gli organi preposti che non ci saranno controlli, ma anche da parte loro si è percepita l’incomprensione”.

Poi c’è il nodo delle scuole, dove si allentano le restrizioni da domani 1 aprile. Andranno in Dad solo i positivi, anche se i contagi in classe sono più di 4. In questo caso tutti dovranno indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni anziché quella chirurgica e tornano le gite scolastiche. La poca chiarezza è per quanto riguarda il ruolo che dovranno assumere i professori non vaccinati, che potranno andare a scuola ma non insegnare.

“Il problema è che nessuno ha capito bene il nuovo decreto – dice la segretaria Flc Cgil Gallura Francesca Sardo -. Da una parte c’è l’incomprensione del ruolo che dovranno fare i docenti e personale Ata che non sono vaccinati, dall’altra c’è il grave problema della sottrazione delle risorse del fondo di istituto del prossimo anno per pagare i supplenti, anziché metterne a disposizione appositi. Ad esempio, per la questione del personale non vaccinato le nuove norme parlano di svolgere altre mansioni non a contatto con i ragazzi e sappiamo benissimo che il ruolo dei docenti e di alcuni ruolo nel personale Ata è quello di stare a contatto con loro. Pensiamo agli assistenti tecnici che lavorano in laboratorio dove studiano i ragazzi e i professori che ruolo dovranno svolgere?”.

Le nuove regole in vigore.

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