Furto in una tabaccheria, bloccato dopo l’inseguimento per le vie di Olbia

Si tratta di un 26enne che ha tentato in tutti i modi di sfuggire ai carabinieri.

I carabinieri della stazione di Olbia, nell’ambito dei pianificati servizi di controllo del territorio ultimamente potenziati per far fronte all’emergenza della pandemia da coronavirus, la notte scorsa hanno arrestato – in flagranza di reato – un ventiseienne disoccupato che si era appena reso responsabile di furto aggravato ai danni di un esercizio commerciale.

I carabinieri hanno notato il giovane, già conosciuto per diversi precedenti di polizia, che, con il volto travisato da una mascherina medica, stava procedento a forte velocità dalla zona di Pittulongu in direzione di Golfo Aranci. Insospettiti, i militari hanno cercato di fermare l’auto: ne è neto un difficoltoso e prolungato inseguimento ad alta velocità che dalla zona industriale di Olbia si è esteso fin quasi al centro cittadino, positivamente concluso grazie al coordinamento della Centrale Operativa che ha fatto convergere altre due pattuglie sbarrando la strada al fuggitivo.

L’uomo ha tentato diverse volte di tamponare le auto dei carabinieri per sottrarsi alla cattura, schivando le pattuglie che si erano anche predisposte con un posto di blocco. Ciononostante, non avendo più via di scampo, il ragazzo è stato costretto ad abbandonare l’autovettura in strada e si è dato alla fuga a piedi, cercando scampo verso i campi limitrofi dove è stato finalmente raggiunto e bloccato da un militare.

Nell’auto sono stati trovati diversi attrezzi utilizzati per lo scasso, oltre a un coltello a serramanico, un pugnale tipo mannaia lungo 46 centimetri e la somma in contanti di 2.500 euro, in monete e banconote, provento del furto poco prima avvenuto in una tabaccheria di Pittulongu.

La refurtiva è stata riconsegnata al proprietario, che, nel frattempo allertato dal sistema antifurto, si era recato all’esercizio commerciale e, notata l’effrazione, aveva chiamato il 112. Gli altri oggetti sono stati sequestrati.

Al momento l’arrestato è ristretto presso il proprio domicilio, a disposizione dell’autorità giudiziaria della Procura della Repubblica di Tempio Pausania in attesa dell’udienza di convalida. Ovviamente sarà sanzionato anche per l’inosservanza delle misure restrittive imposte per arginare la diffusione del coronavirus, con la sanzione pecuniaria da 533,33 a 4.000 euro se la violazione è commessa a bordo di un veicolo.

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