La Gallura è pronta per la stagione balneare: le acque monitorate sono “eccellenti”

Il monitoraggio delle acque in Gallura certifica che sono eccellenti

La stagione balneare può iniziare: le acque della Gallura monitorate si mantengono “Eccellenti“. Stando ai dati relativi al 2023 forniti dall’Arpas (Agenzia regionale protezione ambiente Sardegna), il 97% delle acque di balneazione sarde lo è. Quelle interessate dal monitoraggio sono state 663, corrispondenti a 1.412 km di costa (65%). Complessivamente, sono state effettuate 8.462 analisi microbiologiche con lo scopo di rilevare Escherichia Coli ed Enterococchi Intestinali, ma anche l’Ostreopsis ovata. Questa è una microalga tipica delle aree tropicali, subtropicali e temperate.

La classificazione delle 663 acque di balneazione è stata elaborata, al termine della stagione balneare 2023, dall’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna (ADIS). Questa ha evidenziato che 642 sono di qualità Eccellente (96,8%), 19 di qualità Buona (2,9%), 1 di qualità Sufficiente (0,15%) e 1 di qualità Scarsa (0,15%). Percentuali che, tradotte in chilometri costieri, diventano: 1387,93 km di qualità eccellente; 29,82 km di qualità buona; 0,34 km di qualità sufficiente e 0,92 km di qualità scarsa. Confrontando i risultati ottenuti negli anni 2020 – 2023, si rileva una flessione delle acque di qualità Eccellente, ma un aumento di quelle balneabili.

I pochi superamenti dei limiti nel 2023

Nella stagione balneare 2023, le concentrazioni degli indicatori microbiologici hanno superato i limiti di norma in 18 Comuni costieri e 29 acque di balneazione. I casi che seguono riguardano le contaminazioni da Escherichia Coli ed Enterococchi Intestinali. Nel Comune di Arzachena, a seguito di forti precipitazioni antecedenti alla data di campionamento, si sono verificati superamenti di concentrazione a Pitrizza e Golfo Pero – Muntiggiu, due delle 34 acque monitorate. Ad Olbia, invece, l’osservazione delle 26 acque di balneazione ha evidenziato una sola non conformità a Pittulongu. Nel Comune di Palau, l’unico episodio di contaminazione è stato rilevato in un campione dell’acqua denominata L’Orso – Cala Casotto. L’inquinamento ha riguardato anche le acque di Le farfalle e della Spiaggia Salina Bamba nel Comune di San Teodoro.

Le regole dell’Arpas

Tuttavia, va sottolineato che questi fenomeni di inquinamento sono stati di breve durata e non hanno compromesso la qualità di nessuna di queste acque, che si mantiene eccellente dal 2020. Nel caso di non conformità, l’Arpas avvisa velocemente i Comuni, che intervengono tempestivamente attraverso il divieto di balneazione. Divieto che viene poi revocato al primo esito favorevole, comunicato sempre dall’Arpas. I rischi legati alla balneazione derivano dall’eventuale ingestione e/o dal contatto e dall’inalazione di aerosol di acque contaminate. Le patologie più frequentemente associate a quest’esposizione sono le gastroenteriti. Tuttavia, sono state osservate anche patologie caratterizzate da sintomi quali febbre, mal di testa, dolori muscolari, stanchezza, mal di gola e tosse. Anche la microalga causa sintomi simil-influenzali.

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