Giallo di Bados, si scava per far luce sul misterioso suicidio dell’ex poliziotto

Per la Procura sono ancora molti i dubbi da chiarire sulla vicenda.

Sono ancora molti i particolari che  non tornano nella tragica fine dell’ex poliziotto 55enne trovato senza vita qualche giorno fa sulla spiaggia di Bados. La Procura di Tempio in particolare scava dentro l’attività dell’uomo, che era titolare di una’agenzia di vigilanza privata che organizzava la security nelle ville di lusso a Porto Rotondo.

Un vero e proprio business, quello della vigilanza privata. In particolare nelle lussuose dimore di Porto Rotondo e della Costa Smeralda. L’ex poliziotto, secondo le ricostruzioni riportate dal quotidiano La Nuova Sardegna, aveva deciso di entrarne a far parte inizialmente insieme ad un altro collega, ma le strade dei due in seguito si erano divise.

Sono comunque molti i particolari che contribuiscono a gettare ombra sulla vicenda. A cominciare dal misterioso incendio nella notte di Natale, che aveva distrutto un capanno e una barca proprio in una delle ville di Punta Volpe. Un incendio che a tutti era parso una minaccia, o un avvertimento, all’interno di quella che sembra essere diventata una vera e propria guerra per accaparrarsi il business della vigilanza privata.

I dubbi restano, quindi. E se, almeno per il momento, sembra certo che l’ex poliziotto sia andato su quella spiaggia, sabato mattina, per togliersi la vita, la Procura di Tempio sta valutando se aprire un’inchiesta per istigazione al suicidio. Scavando nella vita dell’uomo, e in un business, quello della vigilanza privata, che fa gola a molti.

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