La famiglia di Immacolata a Olbia.
Le restrizioni imposte dal Governo per contrastare il diffondersi del coronavirus stanno costringendo milioni di famiglie a convivere 24 ore su 24 da oltre due settimane. Tra queste la famiglia di Immacolata che, con il marito e i suoi 3 figli, vive a Olbia. Una situazione che, al giorno d’oggi e in questo inusuale contesto, risulta piuttosto affollata e complessa.
Ma come trascorre la giornata? La mattina dopo una bella colazione tutti insieme, la fila per il bagno, dopo di che iniziano le varie attività della famiglia. Per i bambini, fondamentalmente, si tratta di dover assolvere ai doveri scolastici.
“La situazione è molto difficile – spiega Immacolata -. Trascorriamo le giornate principalmente facendo i compiti. I miei figli vanno uno in prima elementare, uno in quarta e uno in prima media, il che complica un po’ le cose”.
Una volta svolti i compiti le attività diventano le più disparate. “Tra le cose che abbiamo fatto c’è anche lo striscione colorato che abbiamo appeso fuori, come segno di speranza – spiega – Nel pomeriggio i ragazzi usano un po’ la playstation e facciamo, grandi e piccini, giochi di società e da tavolo. Ci si inventa un po’ di tutto per combattere la noia che è tanta e innervosisce molto”.
“In quanto bambini la cosa che soffrono è lo stare in casa, il non vedere gli amici, il non poter andare al parco. Per fortuna esistono le videochiamate che servono a togliere un po’ di nostalgia per gli amici. Pensare che non ero molto favorevole ai cellulari”.
“Però stiamo riscoprendo i valori, si bisticcia di più, ma ci si ama anche di più – conclude Immacolata – Si fanno più cose insieme, specie in cucina, pane, pizza dolci, attività nelle quali coinvolgo i bambini. Disegniamo e cantiamo tanto. Abbiamo partecipato anche ai flash mob nei balconi. In questa brutta situazione posso dire che per fortuna non sono da sola”.