Procedure insufficienti e risultati dei tamponi, Meloni solleva il caso dell’ospedale di Olbia

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L’interrogazione del consigliere Meloni.

“Giungono notizie inquietanti relativamente a diversi ospedali sardi e da ultimo all’ospedale pubblico di Olbia, dove negli ultimi giorni numerosi sono risultati i contagi tra il personale sanitario nei diversi reparti”. Con queste parole il consigliere regionale del Pd Giuseppe Meloni accende i riflettori sulla situazione del nosocomio cittadino, nei giorni dell’emergenza coronavirus.

“A 48 ore dal prelievo – dice Meloni – su oltre 100 dipendenti dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, ad alto rischio perché entrati in contatto direttamente o indirettamente con il collega 0, non si ha riscontro alcuno circa il risultato del tampone”. Una situazione difficile, per la quale il consigliere sollecita la Regione con un’interrogazione apposita. 

Il personale chiede con urgenza “la fornitura a tutte le strutture ospedaliere di idonei dispositivi di protezione individuale nonché l’effettuazione del tampone a tutto il personale dei vari reparti, con una celere, essenziale, refertazione”, scrive nell’interrogazione.

Appare evidente, sottolinea Meloni, “che le procedure interne sin d’ora adottate sono risultate insufficienti al controllo del contagio così come le azioni adottate in risposta alle criticità insorte, mancano procedure aziendali condivise per tipologia di personale in servizio”.

Chiede al governatore Christian Solinas e all’assessore alla Sanità Mario Nieddu “se siano a conoscenza della situazione rappresentata e quali siano le azioni che intendono urgentemente intraprendere per risolvere il problema nell’immediato e quali per evitare il ripetersi della medesima gravissima situazione”.

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