La scomparsa dell’ex calciatore maddalenino Gavino Conti, sconforto nell’isola

Il ricordo di alcuni amici ed ex compagni di squadra.

È venuto a mancare il maddalenino Gavino Conti, storico difensore centrale dell’Ilvarsenal e del Maddalena negli anni ’70/’80. Nato il 29 novembre 1954, Gavino era molto noto in tutto l’ambiente calcistico sardo per la sua simpatia e per la sua correttezza, lealtà, grinta e combattività in campo.

Da ragazzo Conti ricalca le orme del fratello Ettore praticando sia calcio che pallavolo. Nel 1970 entra a far parte del gruppo Juniores dell’Ilvarsenal, e per un periodo prosegue anche con il Volley nella rappresentativa del Nautico. Quando la scelta del calcio diviene definitiva si mette in luce esordendo a soli 19 anni, il 17 febbraio1974, in prima squadra in uno scontro di vertice. L’Ilva quel giorno incontra la capolista Tharros e serve vincere per operare il sorpasso in vetta, una partita che vale il campionato. Vista l’assenza di Gavino Manueddu per squalifica, il mister Degortes decide di puntare sull’esordiente Gavino Conti che ripaga ampiamente la fiducia disputando una gara perfetta. L’Ilva vince 1-0, rete di Tommaso Scolafurru, e chi assiste alla partita capisce che il giovane juniores troverà definitivamente spazio in prima squadra. È infatti solo l’inizio di una lunga carriera che si concluderà con la maglia del Maddalena il 26 maggio 1991 nello spareggio di Prima Categoria giocato a Calangianus contro il Malaspina. I rossoblu quel giorno vincono ai rigori per 3-2 e guadagnano il ritorno in Promozione. Con questo bel successo l’allenatore-giocatore Gavino Conti lascia il calcio giocato.

Oltre 400 partite e tante soddisfazioni, non ultima la conquista del titolo nazionale universitario con il CUS Sassari a Montecatini nel 1975. Dopo le prime esperienze del 1974, Gavino Conti gioca titolare in bianco-celeste alternando alcune annate lontano dall’Isola, con il Montespaccato di Roma, dove studia, il Tempio nella Serie D sarda, il Santa Teresa, e infine il ritorno a casa con il Maddalena, che poi per qualche anno guiderà come allenatore.

Fuori dall’ambito FIGC, Conti continua a divertirsi nei tornei locali e con il gli amici delle Vecchie Glorie, e insegna calcio fino alla fine, come allenatore della locale squadra CSI.

Gavino Conti è stato il marcatore ideale per le difese schierate “a uomo” – si legge nel ricordo dell’ex compagno di squadra e fraterno amico Gianni Vigiano -. Forte fisicamente e atleticamente, teneva la posizione con sicurezza, vantando un anticipo implacabile e nelle palle alte era veramente insuperabile – anche il volley ha un suo perché -. Costante nel rendimento, in campo si spendeva generosamente e combatteva con autorevolezza ma sempre con lealtà. Con Gavino ho giocato per molti anni, ho il privilegio di poterlo annoverare i tra i miei amici più cari e tanti sono i bei ricordi che conservo. Come non ripensare alle numerose battaglie in campo, senza mai mollare e con un affiatamento che funzionava perfettamente. E che belli i tornei estivi. O gli spuntini domenicali post partita al Piras, con Giovanni Pisciottu che ci viziava preparando cose squisite, e a quello che ora si chiama “terzo tempo” capitava di far seguire il quarto, il quinto e avanti fino a perdere il conto.
Forse sarà banale ma talvolta mi capita di considerare quanto sia preziosa la pratica sportiva giovanile, non solo come divertimento e motore di crescita, ma anche quale occasione per stringere amicizie vere e senza scadenza. E questo basta per considerarmi molto fortunato. Pur se le occasioni si sono col tempo diradate, quando incontravo Gavino era come se il tempo fosse fermo da qualche decennio. Questa estate, trovandomi dalle parti di Ponte Rachela, sono passato per un saluto. Mi ha ricevuto nella sua tavernetta allestita perfettamente e con le pareti tappezzate di tantissime foto di calcio. Ho provato una grande emozione e a stretto giro gli ho inviato una foto estiva di noi due nel 1975, che mancava alla sua collezione. In quel torneo Gavino faceva lo stopper e io giocavo da libero. Ma poi mi hanno spiegato che questi ruoli non esistono più, che ora ci sono solo i “centrali difensivi”, e allora ho capito che ormai quei tempi possono trovare spazio solo nel mondo dei ricordi più belli”.

L’Ilvamaddalena ha ricordato così Conti: “L’Asd Ilvamaddalena si unisce al profondo dolore di Enza, Andrea, Francesca e di tutti i familiari e parenti per la scomparsa del grandissimo Gavino Conti. Una notizia che ha gettato la Società – come un po’ tutta la comunità isolana – in uno sconforto totale. Ci ha lasciati una persona di straordinario valore umano, uno sportivo vero, un grande combattente sempre animato dai più cristallini principi di correttezza e lealtà”.

Tra i tanti messaggi di cordoglio l’amico èe tifoso Marco Terrazzoni scrive: “Erano i primissimi anni ‘80, quelli delle greffe, quelli del Real e quelli dell’Ilva. Gli anni senza social e senza telefonini, quando ancora ci si parlava guardandosi negli occhi e quando le emozioni erano talmente belle, da provocarci insonnie perenni. La domenica, però, tutte le emozioni dei nostri vent’anni venivano meno, perché al Comunale giocava l’Ilva. Questa era una priorità assoluta! Ricordo come fosse oggi il giorno che il Presidente Filippo Addis annunciò l’ingaggio del più grande fuoriclasse mai visto all’isola, tale Mariano Barria, che provocò in tutti noi una tempesta emotiva senza precedenti. A dire il vero, l’Ilva di quei tempi, era infarcita di talenti purissimi che avrebbero meritato ben altri parcoscenici e di coraggiosissimi gladiatori che avevano il potere di risvegliare in noi l’orgoglio e la fierezza di essere Maddalenini. Gavino Conti era uno di questi guerrieri. Un eroe antico senza paura e con un coraggio da leone, più forte delle avversità e più forte degli avversari, che lottava su ogni pallone con la veemenza di un gladiatore nell’arena. Ci mancherai Gavino, ci mancherà il tuo sorriso, ci mancherà la tua grinta, ci mancherà il tuo coraggio e la tua simpatia. Ci mancherà tutto di te! Buon viaggio vecchio guerriero!”

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