La Maddalena, le spiagge diventano blu: “invasione” di Velella e Janthina

velella velella e janthina pallida a la maddalena

Velella e Janthina invadono nuovamente La Maddalena.

Le spiagge dell’Arcipelago di La Maddalena questa mattina sono apparse nuovamente blu per via della Velella velella, che normalmente, in primavera, torna a spiaggiarsi nelle coste dell’Arcipelago. Questa volta, evento leggermente più raro, accompagnate dalla Janthina pallida. Si tratta della lumachina che si nota sopra alle Velella in alcune delle foto di Giampiero Carcangiu allegate all’articolo. Gli scatti sono stati eseguiti tra Abbatoggia, Marginetto e Tegge.

La Velella velella, una medusa diversa dalle altre.

La Velella Velella è un idrozoo. In fin dei conti, una medusa particolare, formata dall’unione di diversi polipi che vivono in colonia. Si nutre di plancton, attraverso i propri tentacoli, che emettono tossine. Non è però pericolosa per l’uomo. Anche se gli esperti consigliano comunque di non portarsi le mani agli occhi dopo averle toccate, sono utilizzate come alimento in Oriente, e pare siano parecchio apprezzate anche dietologicamente, in quanto ricche di proteine e povere di grassi.

Lunghe 3-5 cm, hanno una sorta di pinna che le fa somigliare a una barca a vela, per questo sono note anche col nome di “Barchetta di San Pietro“. La pinna ha proprio la stessa funzione di una vela, e l’animale le utilizza per tenersi lontano dalle coste. La Velella, infatti, non riesce a opporsi alle correnti marine, che sono la causa dei suoi spiaggiamenti. Probabilmente, la loro presenza sulle spiagge è associata a un evento negativo, ancorchè suggestivo, perché spiaggiandosi, e quindi decomponendosi, producono un odore simile a quello dell’urina.

La Janthina pallida.

La lumachina che vediamo attaccata ad alcuni esemplari di Velella, è la Janthina pallida. Si tratta di un mollusco che galleggia attraverso una sostanza che produce esso stesso, che forma una sorta di “zattera di bolle”, e che gli consente di vivere sulla superficie marina. Spesso si ancora alla Velella velella, vivendo nella sua parte inferiore. Di essa si nutre, e con essa condivide il cibo e i tempi del ciclo riproduttivo, tanto che risulta diverso da quello di altri molluschi della stessa specie. Anche la Janthina non è in grado di opporsi alle correnti marine. forse proprio le correnti le spingono nello stesso punto in cui poi trova le Velella e vi si unisce. La stretta collaborazione per la sopravvivenza tra Velella e Janthina consente a entrambe di vivere fino a 5-6 anni, se non capita prima un evento di spiaggiamento. In quel caso, muoiono entrambe dopo pochi minuti.

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