Sul Mater Olbia ridimensionato scoppia la polemica in Regione

Le polemiche dopo il sopralluogo di ieri.

Dopo il sopralluogo di ieri della Commissione regionale alla Sanità ai cantieri del Mater Olbia, durante il quale sono stati dettati i tempi sull’apertura del nuovo nosocomio e si è appresa la possibilità di rivedere il numero di posti letto disponibili e i reparti da mettere in funzione, la polemica si sposta oggi in Regione.

Ad andare all’attacco è stato il presidente della Commissione regionale d’inchiesta sui costi della Sanità Attilio Dedoni dei Riformatori, che ha tirato in causa lo stesso assessore sardo competente Luigi Arru.

“Il sopralluogo di ieri della Commissione Sanità è servito per capire che ci vorranno ancora molti mesi per l’apertura della diagnostica – ha affermato Dedoni –. Sappiamo inoltre che alcune specialistiche, come la cardiochirurgia, non si faranno. Ciò determinerà un taglio di circa 60-80 posti letto che dovranno essere ridistribuiti. Arru lo sapeva da tempo, perché non ha informato il Consiglio”.

Dalla visita di ieri della Commissione si è appreso che i posti letti a disposizione saranno meno di quelli previsti e cioè 242 e che non aprirà il reparto di cardiochirurgia, per non sovrapporsi alla stessa offerta già presente negli ospedali pubblici di Cagliari e di Sassari.

Quanto ai lavori la struttura al momento è pronta per circa l’85% e si conta di concludere i lavori entro la fine del 2017, ma già entro quest’anno potrebbero essere disponibili i primi ambulatori e i laboratori di analisi,

Infine, la Qatar Foundation sarebbe pronta a fare un ulteriore investimento di circa 40 milioni di euro per attivare un servizio avanzato di radioterapia.

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