La denuncia a Olbia: “Mio fratello al cimitero in decomposizione, fuori dalla cella frigo”

Antonio Usai

La denuncia del fratello di Antonio Usai.

“Mio fratello è stato scaricato al cimitero di Olbia fuori dalla cella frigo in stato avanzato di decomposizione”. E’ la denuncia di Davide Usai, che vive a Orosei, sul corpo dell’uomo trovato morto sul lungomare di Olbia il 2 dicembre scorso. Una vicenda che rende ancora più drammatico il caso della tragica fine della vita di Antonio Usai.

Il fratello di Antonio Usai racconta di aver fatto la drammatica scoperta ieri sera. “Mi trovavo a lavoro quando ho ricevuto la chiamata dell’agenzia funebre di Olbia – racconta Davide -. Il funerale sarebbe dovuto essere domani e mi hanno chiamato per dare l’autorizzazione per sigillare la bara. Purtroppo, tramite loro, ho scoperto che il cadavere di mio fratello non è stato messo in cella frigo ed è stato scaricato come spazzatura al cimitero. Non ci volevo credere a una cosa simile”.

La salma del povero Antonio Usai, annegato nel lungomare di Olbia, è stata ritrovata in condizioni pietose, con segni evidenti di decomposizione, insetti e larve. “E’ stato ben dieci giorni così dopo l’autopsia – racconta -. Ho fatto denuncia questa mattina ai carabinieri di Orosei per vilipendio di cadavere. Una cosa vergognosa”. Diversi sono i punti non chiari in una vicenda, come chi è stato incaricato a portare la salma da Sassari a Olbia, dopo l’esame autoptico.

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