Multata perchè andava ad abbracciare la figlia, la disavventura di una barista di Olbia

La multa elevata dalla polizia stradale.

Lo scorso 5 marzo, quando è stata decretata la chiusura delle scuole, Tiziana, un barista di Olbia, ha affidato la sua bimba alle cure dei nonni che la hanno portata nel loro paese di origine, vicino Nuoro. L’attività di Tiziana era ancora aperta e barcamenarsi tra lavoro e famiglia non è facile. Ma anche una volta che le restrizioni hanno portato alla chiusura delle attività non essenziali, lei ha cercato di tenere duro cercando di fornire il servizio a domicilio di piccola ristorazione.

La bambina era rimasta con i nonni. Una lontananza forzata, ma necessaria. In occasione della Pasqua ha deciso di informarsi e, una volta sicura che il decreto glielo permettesse, si è messa in auto per raggiungere il paese dei genitori a pochi chilometri da Nuoro e riabbracciare la figlia.

Il viaggio, però, non è durato molto. Arrivata all’altezza di Posada la donna è stata fermata dalla polizia stradale che le ha elevato una contravvenzione di 373 euro e le ha intimato di tornare a casa. Una brutta avventura, che ha originato molti dubbi sull’operato delle forze dell’ordine, alla luce delle circolari del Viminale. E non è detto che la storia non possa avere uno strascico giudiziario.

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