Marino spiega il motivo della sua candidatura al Parlamento: “Con i 5Stelle per riportare il cittadino al centro della politica”

Il candidato Marino al Parlamento con i 5 Stelle.

Nardo Marino è il candidato del Movimento 5 Stelle per la Camera dei deputati nel collegio uninominale (quello in cui bisogna esprimere la preferenza, per capirci) per la Gallura. Non un nome sconosciuto agli elettori, in quanto per anni è stato il mezzo busto dell’emittente televisiva locale (ironia della sorte) 5 Stelle, fino alla sua chiusura.

Marino, la sua candidatura è stata la sorpresa di queste elezioni politiche per la Gallura. Da quanto aveva maturato questa scelta?

“La mia candidatura è stata una sorpresa anche per me. Sono stato contattato dal M5S pochi giorni prima della chiusura dei termini per la presentazione dei candidati. Ho preso un po’ di tempo per rispondere e, dopo aver riflettuto e soprattutto valutato il programma elettorale e i temi proposti, ho deciso di accettare”.

Da giornalista a politico: una scelta fatta da tanti in questi anni. Cosa crede possa portare in più un giornalista in Parlamento rispetto ad altre professioni?

“Penso che, a prescindere dalla professione, sia importante mettersi al servizio della gente, raccoglierne le istanze, cercare soluzioni. Avere questa attitudine è più importante del mestiere che si esercita. Per il resto, tanti anni spesi a osservare, raccontare e spesso interpretare le vicende della nostra isola e, in generale, del Paese hanno comunque un peso specifico significativo. Mi hanno insegnato a guardare oltre le apparenze, ad approfondire i temi, a cercare la verità”.

Quale sarà il suo impegno per la Gallura se sarà eletto?

“Il collegio in cui sono candidato è molto esteso. Non c’è solo la Gallura. Le problematiche sono molteplici e di diversa natura. Ci sono paesi dell’interno che rischiano di scomparire e città costiere che crescono costantemente, come la mia Olbia. Dobbiamo lavorare a un modello di sviluppo diffuso sul territorio e, al contempo, evitare che alla città e al territorio vengano sottratti servizi, uffici e presìdi regionali e statali. Il programma del M5S prevede misure importanti per far ripartire l’economia e il lavoro: tagli consistenti a burocrazia e tasse, abolizione degli studi di settore, 50 miliardi da investire nei settori strategici. Misure che saranno accompagnate da un programma di protezione e reinserimento nel mondo del lavoro per chi si trova in difficoltà. Il reddito di cittadinanza è uno dei punti cruciali del programma del Movimento. Invito tutti a consultarlo perché, fondamentalmente, è un ”progetto” di governo che va letto nel suo insieme”.

E se non verrà eletto?

“Farò i complimenti al vincitore. Sarà stata comunque una gran bella esperienza”.

Perché secondo lei il M5s può farcela?

“Perché, a dispetto dei tanti denigratori interessati, sta provando a riportare il cittadino al centro della politica e la politica tra la gente. E ci sta riuscendo”.

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