Sprar per i migranti, rischio fallimento: “Solo 7 comuni in Gallura hanno aderito”

Noi con Salvini sulla polemica dei migranti.

Fino ad ora solo sette comuni dell’unione alta Gallura hanno aderito allo Sprar (Sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati). “Difficile capire il perché di una cosi bassa adesione a un metodo, secondo il governo, che metterebbe al riparo gli amministratori locali, da immissioni sconclusionate di clandestini sul proprio territorio – dice Dario Giagoni
coordinatore Nord Sardegna di Con Salvini -. Facile invece intuire quanta diffidenza vi sia tra i nostri sindaci, circa la realizzazione di questa iniziativa”.

Il partito torna sul tema dei migranti, alla luce degli sbarchi in Sardegna. “Appare ormai chiaro a tutti, che la gestione in mano allo stato non esulerà le organizzazioni “umanitarie” e le cooperative, dal continuare a gestire a modo loro e fuori da ogni controllo, i centri di raccolta già esistenti e in continua crescita”, dice Giagoni. I Comuni di Bortigiadas, Aggius, Badesi, Luogosanto, Santa Teresa di Gallura e Trinità d’Agultu e Vignola hanno presentato domanda di adesione agli Sprar “con la speranza di ridurne il numero già esistente nei loro territori – continua il coordinatore di Noi con Salvini -. Una pia illusione per entrambi, poiché non esiste nessuna garanzia, che lo Sprar impedisca nuovi arrivi”.

L’esponente politico critica anche il metodo usato per cercare di favorire l’integrazione: “Pensare d’integrarli, regalando loro lavori socialmente utili, anche se in un primo momento tale decisione può apparire meritoria e degna d’attenzione, riflettendo più a fondo, si capirebbe meglio, quali nuovi danni questo tipo d’iniziativa, potrà arrecare alla nostra già disastrata economia. Lo Sprar è dunque l’ennesima tegola calata sulla testa dei Comuni. I flussi continuano senza sosta e la nostra Isola, continua a subirli senza reagire”.

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