Il problema dell’acqua non potabile di Olbia e zone limitrofe sembra non sia stato ancora risolto. Con l’ordinanza 63 del 19 maggio 2017, il Comune di Olbia vieta l’utilizzo dell’acqua a scopi alimentari. In particolare nelle frazioni di Mamusi, Trainu Moltu e Battista.
Da quanto si legge nell’ordinanza, i valori fuori normi sono diversi ed elencati uno dopo l’altro. Si parla di trialometani, alluminio, ferro e manganese per Battista e trialometani per Trainu Moltu. Gia nel 2016, l’acqua in queste frazioni era considerata fuori norma in base ai parametri coliformi totali ed escherichia coli. L’acqua è dunque non potabile. Ecco quanto si legge nel divieto:
- Il divieto dell’utilizzo ai fini alimentari dell’acqua erogata nelle località Trainu Moltu e Battista in Olbia in quanto la stessa deve ritenersi non idonea come bevanda e per l’incorporazione negli alimenti quando l’acqua rappresenta l’ingrediente principale (minestre, bevande, ecc.) mentre è consentito l’utilizzo per il lavaggio di verdure, ortaggi, frutta e per l’igiene della persona;
- Che il divieto dell’utilizzo ai fini alimentari dell’acqua erogata nella località Mamusi in Olbia permanga in quanto la stessa non è idonea per gli usi potabili e per l’incorporazione negli alimenti se non previa prolungata bollitura.