Olbia degrado, la pagina che lotta contro l’incuria e le discariche abusive

Nata da due anni, è gestita da volontari.

Ogni giorno su internet girano foto di discariche, sacchetti abbandonati nel ciglio della strada, nelle aree verdi vicino al mare e così via. Discariche abusive, vecchie lavatrici, poltrone ormai inutilizzabili, copertoni d’auto e ferraglia di tutti i tipi a deturpare i nostri paesaggi. Il problema delle discariche abusive è sempre più una piaga dei nostri tempi. Dal 2016 è nata una pagina su Facebook dal nome “Olbia degrado”.

Inizialmente nasce come un grido di aiuto verso le istituzioni locali. Nel tempo la pagina è diventata un osservatorio, dove è possibile vedere anche l’altra faccia della medaglia di una città che vuole crescere con il turismo. Dietro questa pagina ci sono dei ragazzi di Olbia che preferiscono l’anonimato. Nel periodo estivo arrivano mediamente 2/3 segnalazioni al giorno alla loro pagina. Sono spesso segnalazioni simili tra loro, indice del fatto che i problemi sono sotto gli occhi di tutti. Durante il periodo invernale, per fortuna, il numero cala drasticamente fino ad arrivare a 1/2 segnalazioni a settimana per lo più dei “soliti luoghi”.

Di tutte le segnalazioni circa la metà vengono verificate personalmente e successivamente i ragazzi della pagina decidono se sia il caso di fare un post sulla pagina. Per tutte le altre spesso si limitano a fare la cosa più logica: segnalare alla DeVizia e alle autorità competenti il problema. “Dedichiamo il tempo al degrado che circonda Olbia perché qualcuno doveva pur farlo. Se non si parla dei problemi sembra che i problemi non esistano. Parlarne aiuta a risolvere e a migliorare il mondo in cui viviamo. Non facciamo parte di nessun gruppo politico e non è nostra intenzione attaccare l’attuale giunta, anche se qualche critica ci è sembrata doverosa”, racconta uno dei ragazzi che gestisce la pagina.

La pagina “Olbia degrado” in previsione dell’estate propone di predisporre aree ecologiche mobili sparse per la città nei punti più sensibili. Fornire degli opuscoli ai turisti che sbarcano a Olbia (aereo/nave) dove viene spiegato come e dove gettare i propri rifiuti. “Resta sempre valido il concetto che il degrado porta degrado ed è dunque fondamentale contrastare fin da subito la nascita di una nuova discarica abusiva con una bonifica immediata dell’area e con la ricerca immediata dei colpevoli, anche con uso di telecamere nascoste o appostamenti”, conclude uno dei gestori della pagina “Olbia degrado”.

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