A Olbia l’esercitazione antinquinamento con un incidente tra 2 mercantili

La simulazione dell’emergenza.

Avrà luogo nella mattinata di domani, 23 gennaio, un’esercitazione complessa di soccorso e antinquinamento, con la partecipazione di vari Comandi ed Enti che concorrono all’emergenza secondo i vigenti piani operativi locali.

L’esercitazione denominata “Seasubsarex pollex Olbia 2019″ si inquadra nelle periodiche attività esercitative di soccorso e antinquinamento in mare svolte dalla Guardia costiera olbiese, coordinata dal direttore marittimo del Nord Sardegna, Maurizio Trogu, finalizzate a testare l’efficienza operativa della propria organizzazione Sar e la corretta implementazione del piano operativo di intervento locale contro gli inquinamenti, oltre a verificare la prontezza e la rapidità di intervento dell’intera organizzazione del servizio antincendio in porto.

L’esercitazione trae spunto da un incidente “simulato” conseguente all’urto di due mercantili, che collidono all’interno del Golfo di Olbia con sversamento di idrocarburi in mare e, successivamente, per il solo ambito del porto di Olbia, dalla gestione di un “evento grandi numeri” conseguente alla collisione tra unità navali in fase di ormeggio con caduta in mare di marittimi ed incendio a bordo di una delle 2 unità.

L’evento vedrà, dunque, l’iniziale attivazione del piano locale antinquinamento e l’intervento del mezzo disinquinante Koral della flotta Catalia, convenzionata con il Ministero dell’Ambiente, unitamente alle risorse navali ed aeree disponibili per l’individuazione e il contenimento dell’agente inquinante e, successivamente, lo svolgimento di attività di ricerca e soccorso in favore dei marittimi caduti in mare; il tutto con l’ausilio del Nucleo Sub della Guardia Costiera e l’intervento del personale dei Vigili del fuoco a bordo del rimorchiatore portuale Mascalzone Scatenato per l’estinzione dell’incendio. 

In porto le operazioni evolveranno verso la ricerca ed il recupero dei naufraghi. A terra, nel luogo di sbarco prescelto, verranno concentrati gli interventi del servizio 118.

L’esercitazione si concluderà col ritrovamento di 5 naufraghi e di 3 cadaveri recuperati dai Nuclei Sub della Guardia costiera e dei Vigili del fuoco sul fondale marino.

Al contempo, la Capitaneria di porto di Olbia provvederà a regolare il traffico marittimo nel luogo ove verrà effettuato lo sbarco per il buon andamento delle operazioni. La cinturazione della zona a terra per ragioni di sicurezza verrà effettuata dalle forze di polizia indicate dalla Prefettura.

L’occasione risulterà propizia in particolare per l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza Sardegna e per il Corpo dei vigili del Fuoco che potranno testare – anche attraverso l’impiego del Rimorchiatore portuale Mscalzone Scatenato – i propri dispositivi e la logistica dei soccorsi a terra.

Il tutto comunque finalizzato a verificare la prontezza e la rapidità di intervento dei Comandi ed Enti partecipanti, nonché dell’organizzazione dei soccorsi per il continuo miglioramento della risposta operativa in caso di simili evenienze.

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