Massacrata e uccisa di botte a Baja Sardinia, ora il testimone chiave non si trova

Colpo di scena nel processo d’Appello a Sassari per la tristissima vicenda del femminicidio di Zeneb Badir, la 34enne marocchina che fu massacrata di botte nel luglio del 2018 a Baja Sardinia.

Nel primo grado di giudizio erano stati condannato a 21 anni di carcere per omicidio volontario Jalal Hassissou 41enne, e Soufyane El Khedar, di 37, entrambi connazionali della vittima. Dopo il pestaggio la giovane era stata lasciata agonizzante per ore, arrivando in ospedale solo la notte del 23 luglio 2018, a bordo di un’autoambulanza, in gravissime condizioni

Secondo la ricostruzione i due avrebbero partecipato insieme al pestaggio, anche se Soufyane El Khedar ha sostenuto di essere stato presente, ma di non aver picchiato la donna e di aver solo cercato di fermare l’amico. Una versione che poteva essere confermato da un testimone, che però ora sembra essere sparito. Si tratta del compagno di cella di Hassissou, al quale quest’ultimo avrebbe raccontato di essere stato solo lui a uccidere la donna. Ora la Corte d’assise d’Appello ha rinviato l’udienza al 27 settembre dando un po’ di tempo in più per cercare di ritrovare l’uomo.

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