Massacrata di botte fino a farla morire: orrore nelle campagne di Baja Sardinia. LE INDAGINI. GLI ARRESTI

La vittima è una donna marocchina.

Quando è arrivata all’ospedale di Olbia, lunedì nel pieno della notte, era già in coma. La donna aveva sul suo corpo i segni delle violenze. Il volto tumefatto da una mattanza ai limiti dell’irreale. Zeneb Badir, 34 anni, di nazionalità marocchina, residente ad Arzachena, era stata trasportata alla guardia medica del comune dove viveva dal suo stesso aguzzino, forse in un ultimo atto di pietà. Ma il medico di turno non ci ha messo molto a capire la gravità della situazione e a chiamare il 118.

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Poi, la corsa al nosocomio, con l’ambulanza, che si è rivelata inutile. La donna è morta dopo ore di agonia ieri mattina. Ma quei segni sul corpo hanno fatto subito suonare il campanello di allarme dei medici del Pronto soccorso, che hanno avvertito subito i carabinieri.

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Secondo quanto riferisce il quotidiano La Nuova Sardegna sarebbero scattati ieri due arresti. Si tratta di due connazionali della donna, colpevoli di quel barbaro massacro. Si troverebbero già in carcere a Nuchis, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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