Omicidio Cinzia Pinna, nell’inchiesta spunta un’altra donna

Cinzia Pinna

Le indagini sull’omicidio di Cinzia Pinna.

Un nuovo tassello emerge nell’inchiesta sull’omicidio di Cinzia Pinna, 33 anni, di Castelsardo: una donna misteriosa che, la mattina dopo il delitto, si è recata nella tenuta di Conca Entosa a Palau, dove ha ripulito gli ambienti prima di allontanarsi. Amica stretta di Emanuele Ragnedda, l’imprenditore indagato per l’omicidio, la donna era con lui pochi giorni dopo l’omicidio in un ristorante di Pittulongu e lo avrebbe anche aiutato a sostituire un divano macchiato dal sangue della vittima.

Gli investigatori dei carabinieri di Olbia, coordinati dal procuratore di Tempio Gregorio Capasso, seguono principalmente la pista del tentativo di violenza sessuale, convinti che Ragnedda non abbia agito da solo e che altri possano aver avuto un ruolo nell’occultamento del cadavere. Le telecamere mostrano la ragazza salire nell’auto dell’indagato e, poco dopo, sparire dai radar. Il corpo di Cinzia è stato poi rinvenuto tra i rovi, con indumenti mancanti.

All’interno della tenuta, gli investigatori hanno rilevato macchie di sangue, tracce di polvere bianca e bottiglie di vino lasciate sui tavoli, elementi che ricostruiscono un contesto di eccessi e baccanali che avrebbero animato la vita di Ragnedda. La donna misteriosa sembra conoscere in dettaglio gli eventi della notte fatale e gli ambienti in cui si sono consumati, dalle feste a base di vino, sesso e droga fino ai momenti successivi all’omicidio, e potrebbe fornire informazioni cruciali per chiarire la dinamica dei fatti e l’eventuale coinvolgimento di altre persone.

Le indagini proseguono serrate, con l’obiettivo di ricostruire ogni fase della tragedia e identificare eventuali complici dell’imprenditore.

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