Il codice dei corrieri della droga della Costa Smeralda

Le parole in codice usate per indicare la droga.

I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale cercavano nelle conversazioni dei famigliari di Antonio Baltolu e Pietro Nieddu i dettagli per un omicidio. Invece durante queste conversazioni è emerso ben altro. Frasi come “La vigna è già pronta” oppure “maialetti da 25 chili” e ancora “il fieno è stato raccolto”. Erano tutte frasi in codice che indicavano la droga. Non è certo la prima volta che il linguaggio cifrato arricchisce le indagini su episodi di droga.

Ed è dalle intercettazioni ambientali che arrivano le informazioni più indicative per ricostruire il voluminoso giro di affari della droga in Costa Smeralda. L’inchiesta dei carabinieri era partita in aprile del 2017, sviluppata rapidamente durante l’estate e si è conclusa a dicembre. In mezzo ci sono i sequestri delle due piantagioni.

Ricordiamo che il 21 agosto era stata sequestrata la piantagione tra Monti e Berchidda: 4887 piante con l’arresto in flagranza di due persone che vigilavano la coltivazione. La marijuana era stata estirpata, campionata e poi distrutta. Dopo circa un mese più tardi i carabinieri del Nucleo investigativo con la collaborazione dei carabinieri Forestali del Centro anticrimine natura distaccato ad Alghero, avevano sequestrato la seconda piantagione con 2534 piante di marijuana, per un totale di circa 15 milioni di euro.

L’operazione ha permesso di interrompere un traffico di sostanze stupefacenti, caratterizzato da grosse quantità di droga e caratterizzato da un gruppo solido diretto da Lucio Baltolu, capace di muovere rilevanti quantità di droga destinata soprattutto ai giovani.

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