Pericolo incidenti nelle Bocche di Bonifacio: “Non abbassare la guardia”

Il tema sicurezza e la richiesta di un tavolo in Regione.

L’allarme resta e la guardia non si può abbassare. Questo il motivo di un nuovo incontro in Camera di commercio a Sassari con numerosi i soggetti coinvolti, per non far calare il silenzio sulle problematiche ambientali relative ai transiti di imbarcazioni di grande cabotaggio nelle Bocche di Bonifacio. Un incontro che auspica un tavolo con i vertici regionali per individuare una strategia operativa.

Una richiesta di operatori, associazioni di categoria ed enti territoriali più che mai pressante così come nella posizione del Tag -tavolo delle associazioni della Gallura- che dice attraverso il suo delegato Benedetto Fois: “Gli ultimi eventi ci ricordano che di fatto a seguito dell’imponente traffico navale di vario cabotaggio non è poi così remota la possibilità di verificarsi un sinistro navale dalle ripercussioni ecologiche che ci accompagnerebbe verso la fine dell’industria turistica del suo indotto del territorio”. Una posizione ferma che prosegue: ”Abbiamo la consapevolezza che nella malaugurata ipotesi ciò avvenisse sarebbe la fine dell’industria turistica che trova spazio tra i luoghi considerati tra i più belli del Mediterraneo. Essendo a conoscenza certa dei dati degli aspetti normativi che di fatto non ci competono a nome di tutte le associazioni facenti parte del tag ci associamo incondizionatamente a tutte le iniziative istituzionali che la nostra Camera di commercio riterrà opportuno porre in essere a tutela del territorio e dell’economia locale.”

Un messaggio di un sistema territoriale che trova un’unione di intenti anche nelle parole del delegato camerale per la nautica e componente di giunta camerale, Italo Senes: “Le Bocche di Bonifacio costituiscono un tratto di mare nevralgico. Annualmente registrano il passaggio di circa 3000 navi commerciali di grande cabotaggio, provenienti da tutto il mondo, che in tal modo accorciano le distanze di molti percorsi pur seguendo precise rotte a causa della vicinanza della terraferma e dei bassi fondali di quel tratto marino. L’obiettivo è minimizzare i rischi a fronte di un impegno economico abbastanza limitato in proporzione ai danni che potrebbero essere evitati. E’ necessario intervenire al più presto.”

All’incontro hanno preso parte STN C.P Olbia, Fabio Fois (Piloti BsP), Sean Christian Wheeler (Sindaco Porto Torres), Roberto Chironi (Confindustria Gallura), Benedetto Fois (CNA Gallura, CONFAPI Gallura, Confartigianato Gallura, Confagricoltura Gallura), Giancarlo Acciaro (Federagenti), Nicola Schiaffino (C.A.S.A Artigiani),  Italo Senes (Assonautica e Cciaa) e il segretario generale della Camera di Commercio, Pietro Esposito.

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